appartamento con terrazza testo abitare / rigenerazione

 

programma: progetto e ddll interni e terrazza

cliente: privato

autori: sophia los

con: renza mara calabrese, luca fadini, laboratorio morseletto

luogo: sommacampagna, italia

stato: completato 2009

 

Ristrutturazione di un appartamento all’ultimo piano di un palazzo storico.
I temi principali del progetto sono la parete contenitore in soggiorno e la modella zione della luce naturale tramite la creazione delle due nicchie e il cromatismo della zona notte.
Nel 2009 il lavoro è stato completato con la sistemazione del terrazzo.
Al di à del muro c’era un bellissimo parco da spiare. Questo ha ispirato l’intero progetto.
una piccola terrazza panoramica, prosecuzione all’esterno di un appartamento che ho ristrutturato nel veronese. La vista era notevole, ma poter sbirciare nel parco, oltre il muro, irresistibile. Così ho pensato a gradini che diventano piano di lavoro e lavello, evocando le scale piene di vasi nei borghi antichi, risolvendo con un unico elemento compositivo ludico e funzionale lo spazio della terrazza. Per la zona relax, immersa fra le piante, scelte con Luca Fadini, e selezionate fra le essenze antiche della campagna attorno, ho disegnato un divano-letto apribile, consentendo di prendere il sole come in barca.

fotografie: alberto sinigaglia

architettura del paesaggio in italia

 

 

interni nel padovano testo abitare / nuovi edifici

 

programma: progetto esecutivo e direzione lavori interni e giardino.

cliente: privato

autori: sophia los, giovanni baron(progetto edificio), andrea marin (strutture), andrea masiero(progetto impianti)

collaboratori: marta stocco

luogo: provincia di padova – italia

stato: completato 2014

 

Siamo intervenuti quando l’edificio era stato realizzato al grezzo, ridefinendo per quanto possibile la distribuzione degli ambienti, e curando finiture, dettagli e arredi fissi. Filo d’Arianna del progetto è il battiscopa, caratterizzato da una “cordonatura” che disegna le pareti diventando in alcuni casi maniglia di vani tecnici. Sequenze di righe alternando toni del beige e bianco sul pano scala e in soggiorno, accompagnano l’occhio salendo la scala e accorciando il lungo corridoio del piano terra.

La base neutra trova vivacità nei bagni, i cui colori sono stati scelti sapientemente dai bambini.

Successivamente abbiamo progettato le stanze dei figli, dopo un lungo colloquio, assieme a loro. Davide Charlie Ceccon ha proposto il suo personaggio Bilbo e Batbilbo per il ragazzo, mentre per la figlia ha disegnato un personaggio ad hoc, Margherita, poi divenuta nuovo personaggio dei suoi fumetti per l’infanzia. 

Il piano del tavolo da pranzo, disegnato dallo studio, è di Elisabetta Carron.

 

fotografie: alberto sinigaglia

 

 

due case per due sorelle 1 testo abitare / nuovi edifici

 

programma: progetto e ddll interni e giardino
cliente: privato
autori: sophia los, luca parolin
luogo: pontelongo, italia
stato: completato 2005, giardino 2007

 

Sono stata incaricata da due sorelle di occuparmi dell’architettura d’interni della loro bifamiliare in costruzione, su progetto di un collega, e del giardino. Le due case rispecchiano i diversi caratteri delle sorelle e declinato volumi identici come variazioni su un tema, in ragione di diverse necessità e desideri e dell’orientamento.
La prima casa è caratterizzata da toni neutri, con due accenni cromatici, verde e rosso fra loro complementari, uno per l’ingresso e l’altro per la scala, posta dietro al caminetto.
Di entrambe le case, oltre a tutte le finiture e agli arredi disegnati su misura, sono state progettate le camere dei bambini e affidate a un’artista, Elisabetta Carron. Suo anche il tavolo da pranzo. 
Nel giardino, evocativo del paesaggio rurale,  vicino alla casa abbiamo progettato un orto di erbe aromatiche e rose mentre il grande prato sul quale affaccia il pranzo accoglie e integra il paesaggio circostante tramite alcuni alberi che accompagnano lo sguardo lontano.

fotografie: sophia los e alberto sinigaglia

 

 

 

due case per due sorelle 2 testo abitare / nuovi edifici

 

programma: progetto e ddll interni e giardino

cliente: privato

autori: sophia los, luca parolin (giardino), massimo asci (edificio)

luogo: pontelongo, italia

stato: completato 2005, giardino 2007

 

Sono stata incaricata da due sorelle di occuparmi dell’architettura d’interni della loro bifamiliare in costruzione, su progetto di un collega, e del giardino. Le due case rispecchiano i diversi caratteri delle sorelle e declinato volumi identici come variazioni su un tema, in ragione di diverse necessità e desideri e dell’orientamento.

La casa 2, affianca al Chartreuse, altre tinte fresche, come lavanda e una tonalità di verde selezionata per rendere più luminosa la scala. Di entrambe le case, oltre a tutte le finiture e agli arredi disegnati su misura, sono state progettate le camere dei bambini e affidate a un’artista, Elisabetta Carron.

Tra gli arredi, il tavolo con centrotavola forato, con inserito un vaso, per fiori, frutta, o come glacette. Il tavolo è stato recentemente inserito per una produzione limitata da iltuolegno.  https://www.iltuolegno.it/serie-limitata/

Il giardino, affianca una parte comune a due ambiti privati, qui caratterizzato da un frutteto all’ingresso e  da un romantico giardino segreto di rose in varietà.

fotografie: alberto sinigaglia e sophia los

 

 

 

giardino e ampliamento testo abitare / rigenerazione

 

programma: progetto e ddll ampliamento e giardino

cliente: privato

autori: sophia los, luca parolin

collaboratori: carlo zambonin (strutture), marta stocco

luogo: provincia di padova, italia

stato: completato 2013-2016

 

L’intervento riguarda la riorganizzazione degli accessi, sistemazione del giardino e ampliamento di una casa in campagna di recente realizzazione, coerente con la tradizione della barchessa veneta.

Il progetto è partito dallo studio degli spazi, individuando una riconoscibile identità con riferimento ad alcune figure ricorrenti del paesaggio agrario veneto, caratterizzato dall’alternanza boschi di pianura e radure delimitate da cespugli ad alto fusto (aceri campestri, noccioli etc). L’intervento ha reso riconoscibile il pattern, intervenendo poi sul delicato tema degli accessi. Si tratta molto spesso di un tema sottovalutato che si ripercuote in una promiscuità tra spazi pubblici e privati non sempre confortevole per i proprietari. Anche qui la mancanza di una gerarchia e sequenza di spazi e di percorsi era fonte di disagio. Abbiamo spostato l’ingresso e ridisegnato la narrazione del rapporto tra strada e spazi intimi. Oltre a evitare l’attuale promiscuità distributiva, l’intervento consente di accorpare la parte servizi (ingressi, parcheggi) liberando la parte abitata da tali funzioni.

Accostato alla pompeiana di ingresso abbiamo previsto di costruire un portico aperto per proteggere le auto dalle intemperie. I due elementi, pompeiana e portico, sono separati da una parete in muratura la cui parte superiore è vetrata. I pilastri di pompeiane e portico sono predisposti per accogliere rampicanti e trasformarle nel tempo in pilastri verdi, tipici della tradizione rurale veneta.

La casa, pur disponendo di un giardino particolarmente gradevole, era introversa, rendendo poco fruibile lo spazio esterno. A tal fine abbiamo deciso di costruire un ampliamento a est, a memoria delle limonaie della tradizione. Un volume trapezoidale vetrato che si affaccia sul giardino, una sala da pranzo nel verde.  L’inserimento del nuovo volume riproporziona la facciata est, prima molto alta. La serra, affacciata a sud e a est, progettata secondo la geometria solare, contribuisce al fabbisogno termico invernale dell’edificio come serra passiva. La facciata nord, protetta e vetrata solo in alto favorisce la ventilazione naturale estiva. Il pavimento in teak è in continuità tra interno ed esterno.

fotografo: maurizio marcato (foto di copertina, n. 4, 5, 6)

https://www.lago.it/cataloghi/lago-elements-2020/

 

 

casa in collina testo abitare / interni

 

programma: progetto e ddll interni e giardino
cliente: privato
autori: sophia los, luca parolin
luogo: mussolente, italia
stato: completato 2012

 

La proprietaria è stata una delle mie prime committenti, ma soprattutto una persona che ha creduto in me. Ho disegnato per la sua casa precedente e per questa piccole e grandi cose nel corso di più di dieci anni, e le stimolanti conversazioni, oltre al suo affetto e stima, sono molto preziose.
La proprietà appartiene ad una lottizzazione di villette signorili, poste in una zona di pregio paesaggistico ai piedi delle colline. L’occasione di risistemare il giardino è venuta dalla necessità di risanare il terreno particolarmente argilloso, drenando tutta la proprietà, causa di prolungati ristagni d’acqua durante i periodi piovosi.
Abbiamo sottolineato e rafforzato i diversi affacci della casa, migliorandone l’integrazione fra interno ed esterno e al tempo stesso le condizioni di soleggiamento e ventilazione. Il progetto ha spostato lateralmente l’accesso dalla strada, valorizzando il lato est prima trascurato, e generando un cono ottico inquadra il bosco restrostante.
Il prato a Sud è stato rialzato per diminuire il più possibile l’”effetto collina”, sfruttando l’altezza del muretto di cinta esistente.
Il nuovo giardino ha inteso collegare il piano della collina con quello frontale, prima distinti e non abitati, ora collegati in unico grande piano. Il piano pavimentato organizza l’insieme della composizione attorno all’edificio e introduce con la sua rotazione una serie di traguardi visivi e di nuovi punti di vista che arricchiscono la percezione nei percorsi e nei luoghi di sosta e dilatano il confine fra la casa e lo spazio aperto.
In parallelo, molti gli interventi all’interno, nel corso degli anni, tra i quali: la grande finestra a sud, la porta/arazzo in soggiorno, il pannello per regolare il soleggiamento sotto al portico, il tavolo -vaso in pietra, la parete della camera padronale in legno: un grande albero a proteggere dal muro freddo a nord, evocativo del bosco esterno.

https://www.iltuolegno.it/serie-limitata/

parco in collina testo abitare / paesaggio

programma: progetto e direzione lavori parco privato

cliente: privato

autori: sophia los, luca parolin

con: claudio caramel (progetto architettonico)

luogo: provincia di treviso – italia

stato: parzialmente realizzato 2007

 

Parco in un sito collinare di notevole pregio paesaggistico, per le viste, ma in particolar modo per la ricchezza di fonti e corsi d’acqua che costituiscono il leit motiv del parco. Tutta la proprietà è scandita da una serie di declivi delimitati da corsi d’acqua, fra loro paralleli, fino a raggiungere in basso un torrente.

Il progetto propone di distinguere i percorsi. L’asse principale, che sorregge la composizione collegando il “borgo” con il confine, diviene pedonale, mentre le auto sono deviate lungo il confine. Il percorso pedonale raggiunge il borgo per gradi. Un asse visivo lineare continuo avrebbe attribuito un tono aulico non adeguata al carattere invece rurale dell’architettura esistente. Abbiamo deciso di sostituire l’aspetto “residenziale” che caratterizza il giardino esistente con un carattere più “naturalistico”, riprendendo piante e temi del paesaggio circostante.

A nord della proprietà su un rilievo, si trova un’area di particolare pregio, per la presenza di una sorgente che confluisce in un corso d’acqua a segnare il confine tra la parte pianeggiante e la scarpata. Qui abbiamo accostato al ruscello un laghetto artificiale naturale – biolago.

Dalla terrazza al piano primo, dalle camere poste a livello del prato, un ponte in legno collega in quota gli edifici con il lago e lo attraversa, divenendo pontile, agganciando il lago all’edificato e lasciandolo distinto rispetto contesto selvatico.

biopiscine

 

giardino di palazzo testo abitare / paesaggio

programma: progetto e ddll parco di un palazzo in centro storico
cliente: privato
autori: sophia los, luca fadini (gianbenini)
luogo: padova, italia
stato: parzialmente realizzato 2007

 

Il progetto riguardava la riprogettazione di un parco storico in contesto urbano, del quale poche informazioni erano disponibili, a parte una probabile consulenza da parre di Giuseppe Jappelli. Il complesso rinascimentale è stato negli anni circondato da edifici incongrui, compresa la realizzazione del parcheggio interrato. Il progetto si è posto alcuni obiettivi:

 

  • Rendere percettivamente meno invadenti gli edifici contigui.
  • generare spazi da abitare e non solo di valenza estetica, secondo un programma funzionale attuale, adatto a molteplici esigenze, e di semplice manutenzione.
  • interpretare e evocare caratteri del giardino storico.

Il giardino è stato immaginato come un polittico, ossia come un insieme di parti, distinte e integrate nello stesso tempo, tra le quali non sussiste gerarchia. Pertanto, ciascuno dei luoghi da cui si osserva diviene, in quel momento, il centro del giardino, offrendo viste e suggestioni differenti da ogni altro.

E’ organizzato in: cortile d’onore, boschetto, giardino segreto, giardino delle meraviglie e radura, l’elemento più interessante dell’intero progetto.
Per realizzare la  “Radura”, abbiamo ritagliato nel folto di un boschetto di allori, uno spazio perfettamente ellittico- citazione jappelliana – in erba, circondato da ciliegi a fiore, adatto a ricevimenti o per leggere un libro in solitudine, e allo stesso tempo schermando dal condominio adiacente.

giardino lungo le mura testo abitare / paesaggio

 

programma: progetto e ddll di un giardino lungo le mura

cliente: privato

autori: sophia los, luca parolin, sergio los (pergola)

luogo: cittadella, italia

stato: completato 2002

 

Il giardino si pone tra un palazzo ristrutturato e la cinta muraria medievale. Era necessario trovare una strategia compositiva che proporzionasse il grande volume delle mura e dei cedri esistenti con le dimensioni della casa. Abbiamo utilizzato una sequenza di piani a diversa pendenza ottenendo percezioni che variano con il punto di vista. Salendo verso la base della cinta sul rilevato, si possono apprezzarne gli scorci laterali, resi interessanti dallo sviluppo curvo delle mura. Da questo punto appaiono chiaramente i corsi orizzontali di mattoni consumati e ciottoli, determinando un rapporto sempre più tattile con la parete. Il profilo dei piani è a linee pezzate generando terrazzamenti dalla geometria decisa, ammorbidita dalla vegetazione. Per generare un distanziamento percettivo tra le mura e il piano dell’abitato, solo la prima scarpata è stata ricoperta di arbusti. (aceri giapponesi, azalee, pierissp., camelie, viburni, corylopsispauciflora, abelia prostrata, eryobotria “copertone”, potentille, rosmarinum officinalis “prostratus”, rosa chinensismutabilis).. Sul terrapieno intermedio, abbiamo affiancato ai cedri monumentali e all’abete esistenti, un gruppo di caducifogli (Liquidambar styraciflua e Celtisaustralis), avendo cura di lasciare uno scorcio sul torrino. Il percorso di accesso alle mura costeggia il confine, protetti da una pergola fino al vecchio pozzo, per proseguire poi sulla prima scarpata con una gradonata di porfido. La pergola in legno di larice, disegnata dall’architetto Sergio Los ricoperta con rose rampicanti, è addossata esostenuta da colonne verdi, composte da una base-vaso di cemento colorato e da un fusto di tondini in ferro che fanno da guida al rincospermo. Sul lato opposto del prato una grande macchia curvilinea di arbusti (Olea fragrans, melograni a fiore, Osmarea x burkwoodi, rose arbustive) nasconde la rampa dei garage, inglobandola. Il percorso si completa lungo il confine opposto, ricoperto da Clematis armandii.

 

 

giardino liberty testo abitare / paesaggio

 

programma: progetto e ddll giardino di una villa liberty

cliente: privato

autori: sophia los (laboratorio morseletto), luca parolin, carlo zambonin (struttura)

luogo: pesaro, italia

stato: completato 2003

 

Giardino di villa Liberty, costretta in un quartiere residenziale piuttosto denso. Il progetto aveva come sfida  riuscire a generare molteplici punti di vista nonostante lo spazio ristretto e il condominio incombente accanto. Il progetto è stato organizzato secondo due direttrici.  A lato della cucina e nascondendo la piattaforma per l’autorimessa sotterranea, è posizionata la zona pranzo, raffrescata dalle chiome mobili del bambù, sfruttando un cono visuale tra le case per godere di una vista lontana. Di fronte alla facciata principale, una siepe fitta di alloro e una pergola a sbalzo diventano il fondale del giardino, mandando a sfondo il palazzo di fronte. Le pergole, sono in acciaio e iroko, pavimenti e tavolo pranzo in pietra Istria Orsera.

Elisa Arami ha dipinto la depandance riprendendo un motivo di william morris.

 

 

programma: concept generale, progetto architettonico preliminare ed esecutivo generale, interni e progetto definitivo paesaggio

cliente: privato

autori: sophia los

collaboratori: engineering tisem, luis henrique dos santos, maria filomena de jesus miranda frade, natasha f. pulitzer, luca vecchiato, chiara dal molin, patrizia callegari and giuseppe baruzzo, marta stocco, eduardo rodrigues

luogo: peniche, portogallo

stato: completato 2014

 

Essere ospiti della natura
Il villaggio è situato in una riserva naturale a 2 km dall’oceano, rivolto ad appassionati di surf e a ospiti interessati all’ecoturismo, in un territorio ricco di offerta enogastronomica, paesaggistica e culturale.
Il villaggio 4 stelle, inserito nel bosco, è formato da surf-house (ristorante, sala multifunzionale, spa), residenza del custode, edificio per i servizi, 7 boungalow e 18 tende su disegno (glamping), completato da bowl per lo skate, biolago e orto con permacultura.
E’ interamente realizzato in legno.
La possibilità di insediarsi in aree di alto valore naturalistico consente esperienze nuove all’ospite, dalla riappropriazione di un rapporto diretto con la natura al rinforzo della sensorialità, proponendo anche modelli abitativi inusuali che accentuino il carattere eccezionale della vacanza, come case su palafitta, open space, recupero di tipologie locali tradizionali esistenti.
Il progetto integra aspetti antropologici e tecnologici. Il villaggio genera un ecosistema complementare al bosco, attua un modello di gestione che controlla le interazioni edificio-ambiente, affinché input e output siano il più possibile bilanciati (sistema integrato), aumentando il grado di autonomia rispetto a risorse e infrastrutture.

Progetto realizzato tramite finanziamento europeo.

 

 

programma: progetto preliminare, definitivo, esecutivo e direzione lavori (gianluca rosso)

cliente: università degli studi di udine

team: sophia los, gianluca rosso

luogo: udine, italia

stato: completato 2011

 

Progettare un sito archeologico è allo stesso tempo un grande onore e una notevole responsabilità. L’architettura è una disciplina innanzi tutto di ascolto, del luogo, naturale, storico, culturale, delle persone. Da quello emerge la forma, la costruzione.  Nel nostro caso, si trattava di un sito funebre, inviolabile, nel silenzio di una vita che ritorna paesaggio, il cui aspetto esteriore è in questo caso un tumulo, una collinetta che il tempo ha rivestito di erba. Non c’erano esempi analoghi, è la prima volta che viene ricostruito e reso visitabile un tumulo. Il tumulo si trova a S. Osvaldo, alla periferia sud di Udine, nella proprietà dell’Azienda Agraria Sperimentale dell’Università, prima dell’Ospedale Psichiatrico. La costruzione doveva essere di facile realizzazione e di basso costo, poco invasiva rispetto alla struttura archeologica, possibilmente poco appariscente, sicura e visitabile senza trascurare il rispetto dovuto al defunto sepolto. È nata l’idea di sollevare il suolo, aprendo una porta basculante orizzontale che diventa tetto protettivo e diffusore di luce. Quando non ci sono visite non si vede nulla, solo una superficie piegata, ritagliata nel dorso del colle, quasi un tappeto di legno. Il percorso di accesso al tumulo fa parte del progetto e introduce la visita, creando la distanza necessaria di spazio e di tempo che predispone all’esperienza dell’incontro con la protostoria. Il visitatore può esplorare il tumulo, salendoci sopra, girando intorno e infine entrando, come parte di un percorso narrativo che intreccia il sito archeologico all’ambiente in cui si trova. La superficie di legno facilita la salita e consente la seduta all’asciutto. In questo modo viene rafforzata la consapevolezza che si tratti di un volume pieno che diventa paesaggio e non di un edificio.

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Presentato al convegno nazionale AIAPP “Paesaggi e archeologie”, 7 giugno 2013  Basilica di Santa Maria Maggiore, Napoli

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il tumulo di san osvaldo

 

 

eco-villaggio turistico in brasile testo abitare / nuovi edifici

 

programma: villaggio turistico – studio di fattibilità e progettazione generale per la realizzazione di un villaggio ecocompatibile, lottizzazione e golf club

cliente: privato

autori: sergio los con sophia los, natasha pulitzer

con: SYNERGIA progetti, progetto turistico finanziario roberto lauricella – ICP Group SA troust

luogo: isola del morro de sao paulo – brasile

stato: non realizzato 2001-2005

 

L’intervento, in un paesaggio di pregio naturalistico con aree a foresta tropicale (mata Atlantica) corsi d’acqua e spiagge, riguarda un terreno di 39 ha estendibili, con 500 m di un fronte mare con barriera corallina. Il clima tropicale è mitigato da brezze che consentono dodici mesi di confort. Il progetto disposto nell’unica area disboscata disponibile sull’isola, comprende la definizione di un Resort con 200 camere e 100 bungalows con campi da tennis e un insediamento residenziale di 80 lotti di circa 5000 mq vicino a un campo da golf di 18 buche.

http://www.synergiaprogetti.com/it/ecovillaggi-e-micro-citt%C3%A0/item/222-villaggio-turistico-nell%E2%80%99isola-del-morro-de-sao-paulo.html

 

BRASIL

 

 

 

marketing territoriale montagna vicentina testo paesaggio / esplorare

 

programma: “nuovo marketing territoriale per le piccole e medie imprese della montagna vicentina” – mostra e incontri

cliente: confartigianato vicenza

autori: sophia los, luca fattambrini, massimo meggiolaro

collaboratori: renza mara calabrese, matteo pollani, paola de rosso

luogo: asiago (VI), italia

stato: completato 2008

 

 

L’Associazione Artigiani della provincia di Vicenza ha avviato un progetto denominato “Nuovo marketing territoriale per le piccole e medie imprese della montagna vicentina”.

Si tratta di una iniziativa finanziata tramite il fondo europeo di sviluppo regionale, allo scopo di promuovere interventi di animazione economica e favorire la nascita e lo sviluppo di attività imprenditoriali nell’area montana.

Rientrano nelle attività progettuali alcune azioni volte a promuovere le lavorazioni e incentivare l’utilizzo locale delle materie prime dell’Altopiano di Asiago, con particolare riferimento al marmo ed al legno. A tal fine è previsto l’allestimento di una piccola mostra sul tema, accompagnata da tre incontri di approfondimento.

Gli appuntamenti avranno principalmente lo scopo di trasferire, agli operatori del settore ed ai rappresentanti degli Enti locali, esperienze di soggetti pubblici e privati, relative ad aspetti regolamentari e forme imprenditoriali, utili allo sviluppo dell’economia locale.

Entrambi i comparti legno e marmo rappresentano due ambiti di potenziale forza economica per l’altopiano di Asiago ma soffrono attualmente di crisi. La concorrenza già nella prima lavorazione della materia prima rende assai arduo l’utilizzo di risorse locali, la mancanza di consorzi limita politiche condivise e la perdita di identità del paesaggio costruito consente la diffusione di stilemi e materiali incoerenti.

Non si tratta solo di alimentare l’imprenditoria ma di agire per la salvaguardia ambientale, potenziando l’identificazione di qualità specifiche dei materiali locali utilizzati anche localmente (attuando quindi un’azione sostenibile per l’ambiente nel risparmio di “energia grigia”), coordinando produzioni organizzate in filiere e recuperando caratteri dell’architettura tipica storica per restituire all’Altipiano l’immagine del suo paesaggio.

 

La mostra “Appunti per un ritratto. L’architettura dei 7 comuni” propone appunto una prima lettura di caratteri quasi scomparsi dell’architettura locale, per renderli riconoscibili agli occhi di abitanti e ospiti.

L’inserimento di incentivi alla costruzione sostenibile nei Regolamenti edilizi potrebbe coinvolgere non solo tecnologie per il risparmio energetico, materiali biocompatibili, progettazione bioclimatica, ma potrebbero essere premiate le scelte verso materiali locali in quanto azione ecologica (riduzione inquinamento dovuto a trasporto).

 

 

Appunti per un ritratto – Testo

Appunti per un ritratto – Mostra

era ecologica la casa dei cimbri

interni in verde – benè 2007 testo allestimenti / paesaggio

 

programma: concept, progetto e organizzazione evento speciale e allestimento

cliente: benè wellness expo 2007

autori: sophia los, luca parolin

con: tiziano marchetto, daniele romare, loriana martin (progetto grafico),

luogo: fiera di vicenza  (VI) – italia

stato: completato 2007

 

Organizzazione del relativo convegno a cura di Sophia Los. Primo appuntamento di Patrick Blanc in Italia. Con la collaborazione dell’Ordine Architetti di Vicenza e AIAPP

“Interni in verde. L’arte di progettare lo spazio con le piante” – Flavio Albanese incontra Patrick Blanc. Moderatore Sophia Los.

Interventi di Marco Ferreri, Natasha  Pulitzer, Martin Pontgraz, Alexis Trecoire. (traduzione simultanea Muccia Breda)

Utilizzare le potenzialità del “verde” come elemento di architettura per ottenere una più alta qualità dell’abitare. L’esplorazione del ruolo della vegetazione negli interni è al centro di “Interni in verde”, evento speciale “Abitare Bio” di BENé che presenta soluzioni di ambienti dedicati al relax e al lavoro, caratterizzati da un elevato livello di comfort.

Il progetto “Interni in Verde”, curato dall’arch. Sophia Los con Luca Parolin, paesaggista, rappresenta un singolare incontro fra scienze naturali e design. Arredo, complementi, luce e piante sono elementi compositivi a disposizione dell’architetto per migliorare lo spazio indoor.

Il verde, al di là della più immediata funzione decorativa, assume un ruolo importante nella suddivisione e nell’organizzazione degli spazi, diventando parete vegetale. Oltre al riconosciuto effetto positivo sullo stato d’animo delle persone e sul microclima, studi effettuati dalla NASA (l’agenzia spaziale USA) dimostrano le potenzialità disinquinanti di alcune essenze vegetali, che vedremo impiegate nell’allestimento. Tra queste, piante antismog e antiformaldeide, come la Dracena, l’Edera, il Ficus, e la Tillandsia, che ha una specifica capacità di assorbire diverse sostanze inquinanti.

Il progetto prende concretezza in fiera con un allestimento di 160 mq, che si articola in zona ufficio e suite di hotel, per esemplificare l’utilizzo del verde in ogni tipo di spazio abitato. Il percorso espositivo parte dalla zona ufficio, attraversando un’area living e giunge alla suite di hotel.

Il convegno è integralmente raccolto in un omonimo DVD, prodotto da benè wellness expo https://www.studiosol.it/stampa/interni-in-verde/

Pubblicato su Interni     . comunicato stampa e brochure mia

 

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