appartamento in centro storico 1 testo abitare / rigenerazione

programma: progetto e ddll ristrutturazione e interni di un appartamento in centro storico
cliente: privato
autori:sophia los
collaboratori: michela gugole, lisa modenini, cristiana rossetti, donato de pizziol
luogo: verona, italia
stato: completato 2009

 

Ristrutturazione di un appartamento all’ultimo piano di un palazzo storico. La ridefinizione delle partizioni interne è stata condotta al fine di sfruttare al massimo la superficie disponibile.
Le pareti sono a secco, in legno e quasi tutte contenitori, generando uno spazio coerente e fluido. Nel salone, una veranda prolunga lo spazio troppo ridotto della cucina.
Per questo intervento abbiamo selezionato materiali e tecnologie biocompatibili: pareti e armadi fissi in pannelli di legno tulipiè sbiancato e rovere tinto scuro con vernici all’acqua, pavimento in rovere scuro, tinteggiatura a calce, isolamento acustico in kenaf, abbinando pannelli di differente densità, bagno padronale rivestito in teak.
Riscaldamento e raffrescamento radiante a soffitto nella zona notte, a pavimento nel soggiorno per proteggere il soffitto a stucco. Mobile della lavanderia dipinto da David Riganelli.
Progettato per una giovane coppia con una bimba, l’appartamento dal 2015 ospita il padre a causa del trasferimento del figlio in una casa di maggiori dimensioni.
In quell’occasione è stato restaurato con cura il soffitto a stucco, affidato ad Andrea Ciresola.

fotografie: alberto sinigaglia

 

appartamento con terrazza testo abitare / rigenerazione

 

programma: progetto e ddll interni e terrazza

cliente: privato

autori: sophia los

con: renza mara calabrese, luca fadini, laboratorio morseletto

luogo: sommacampagna, italia

stato: completato 2009

 

Ristrutturazione di un appartamento all’ultimo piano di un palazzo storico.
I temi principali del progetto sono la parete contenitore in soggiorno e la modella zione della luce naturale tramite la creazione delle due nicchie e il cromatismo della zona notte.
Nel 2009 il lavoro è stato completato con la sistemazione del terrazzo.
Al di à del muro c’era un bellissimo parco da spiare. Questo ha ispirato l’intero progetto.
una piccola terrazza panoramica, prosecuzione all’esterno di un appartamento che ho ristrutturato nel veronese. La vista era notevole, ma poter sbirciare nel parco, oltre il muro, irresistibile. Così ho pensato a gradini che diventano piano di lavoro e lavello, evocando le scale piene di vasi nei borghi antichi, risolvendo con un unico elemento compositivo ludico e funzionale lo spazio della terrazza. Per la zona relax, immersa fra le piante, scelte con Luca Fadini, e selezionate fra le essenze antiche della campagna attorno, ho disegnato un divano-letto apribile, consentendo di prendere il sole come in barca.

fotografie: alberto sinigaglia

architettura del paesaggio in italia

 

 

programma: progetto e ddll ristrutturazione e interni studio professionale associato, logo

cliente: privato

autori: sophia los

collaboratori: anna pierantoni, christian cipriotto

luogo: padova, italia

stato: completato 2018

 

Ristrutturazione e architettura d’interni di uno studio associato a Padova. I locali, pur affacciati a sud e a nord, erano caratterizzati da un’ampia area centrale buia.
Abbiamo deciso di sfruttare l’ombra per organizzare il sistema di percorsi che distribuiscono ai diversi uffici privati e alla sala riunione, generando un contrasto tra lo spazio distributivo introverso e gli uffici molto luminosi.
Traendo ispirazione dai tessuti cangianti dipinti dal Tiepolo a Villa Valmarana ai Nani, nella sala delle Cineserie,  sono stai scelti due colori, un grigio azzurro e un tono mattone – fra loro complementari – e utilizzati a parete, pavimento e soffitto, in modo tale da produrre un effetto percettivo cangiante, una cromia dinamica e rilassante.A livello percettivo, percorrendo lo spazio, l’effetto cromatico ricorda un nastro di Moebius.
La reception è stata affidata all’arte di Federica Agnoletto – Freaks of nature, per accogliere con vivacità i clienti che spesso portano in uno studio commercialista le loro preoccupazioni finanziarie.
Il guardaroba è disegnato da Renza Mara Calabrese.
Particolare attenzione è stata dedicata all’illuminazione naturale e artificiale degli uffici, inserendo vasche con piante lungo le pareti finestrate, selezionando essenze tra quelle individuate dalla NASA per le proprietà di assorbimento di agenti inquinanti.

 

fotografie: alberto sinigaglia

 

Giandomenico Tiepolo, Sala delle cineserie, Foresteria di villa Valmarana ai nani, Vicenza, 1757. dettaglio

appartamento al mare testo abitare / rigenerazione

 

programma: progetto e ddll ristrutturazione appartamento per vacanze
cliente: privato
autori: sophia los
collaboratori: giovanni baron
luogo: sottomarina, italia
stato: completato 2017

 

Il progetto riguardava la ristrutturazione e architettura d’interni di un appartamento per vacanze. Per ottimizzare la salubrità interna, in ambiente umido, le pareti interne sono state rivestite da Calce canapa e successivamente dipinte a calce.
L’appartamento doveva essere essenziale, funzionale e vivace. I corridoi, come i vani scala e gli ingressi, sono spazi di transizione, spesso bui e disabitati. Frequentemente sono proprio gli spazi adatti per introdurre note di colore, per rendere colorata l’ombra. In questo caso ho proposto un corridoio che fosse come un’immersione nel mare. I committenti però non amavano i toni del blu e abbiamo scelto variazioni di verde.
Il corridoio è composto da armadi e porte, tutti a scomparsa.

Tavolo per la camera dei ragazzi disegnato da Davide Charlie Ceccon

fotografie: alberto sinigaglia

 

interni nel padovano testo abitare / nuovi edifici

 

programma: progetto esecutivo e direzione lavori interni e giardino.

cliente: privato

autori: sophia los, giovanni baron(progetto edificio), andrea marin (strutture), andrea masiero(progetto impianti)

collaboratori: marta stocco

luogo: provincia di padova – italia

stato: completato 2014

 

Siamo intervenuti quando l’edificio era stato realizzato al grezzo, ridefinendo per quanto possibile la distribuzione degli ambienti, e curando finiture, dettagli e arredi fissi. Filo d’Arianna del progetto è il battiscopa, caratterizzato da una “cordonatura” che disegna le pareti diventando in alcuni casi maniglia di vani tecnici. Sequenze di righe alternando toni del beige e bianco sul pano scala e in soggiorno, accompagnano l’occhio salendo la scala e accorciando il lungo corridoio del piano terra.

La base neutra trova vivacità nei bagni, i cui colori sono stati scelti sapientemente dai bambini.

Successivamente abbiamo progettato le stanze dei figli, dopo un lungo colloquio, assieme a loro. Davide Charlie Ceccon ha proposto il suo personaggio Bilbo e Batbilbo per il ragazzo, mentre per la figlia ha disegnato un personaggio ad hoc, Margherita, poi divenuta nuovo personaggio dei suoi fumetti per l’infanzia. 

Il piano del tavolo da pranzo, disegnato dallo studio, è di Elisabetta Carron.

 

fotografie: alberto sinigaglia

 

 

due case per due sorelle 1 testo abitare / nuovi edifici

 

programma: progetto e ddll interni e giardino
cliente: privato
autori: sophia los, luca parolin
luogo: pontelongo, italia
stato: completato 2005, giardino 2007

 

Sono stata incaricata da due sorelle di occuparmi dell’architettura d’interni della loro bifamiliare in costruzione, su progetto di un collega, e del giardino. Le due case rispecchiano i diversi caratteri delle sorelle e declinato volumi identici come variazioni su un tema, in ragione di diverse necessità e desideri e dell’orientamento.
La prima casa è caratterizzata da toni neutri, con due accenni cromatici, verde e rosso fra loro complementari, uno per l’ingresso e l’altro per la scala, posta dietro al caminetto.
Di entrambe le case, oltre a tutte le finiture e agli arredi disegnati su misura, sono state progettate le camere dei bambini e affidate a un’artista, Elisabetta Carron. Suo anche il tavolo da pranzo. 
Nel giardino, evocativo del paesaggio rurale,  vicino alla casa abbiamo progettato un orto di erbe aromatiche e rose mentre il grande prato sul quale affaccia il pranzo accoglie e integra il paesaggio circostante tramite alcuni alberi che accompagnano lo sguardo lontano.

fotografie: sophia los e alberto sinigaglia

 

 

 

due case per due sorelle 2 testo abitare / nuovi edifici

 

programma: progetto e ddll interni e giardino

cliente: privato

autori: sophia los, luca parolin (giardino), massimo asci (edificio)

luogo: pontelongo, italia

stato: completato 2005, giardino 2007

 

Sono stata incaricata da due sorelle di occuparmi dell’architettura d’interni della loro bifamiliare in costruzione, su progetto di un collega, e del giardino. Le due case rispecchiano i diversi caratteri delle sorelle e declinato volumi identici come variazioni su un tema, in ragione di diverse necessità e desideri e dell’orientamento.

La casa 2, affianca al Chartreuse, altre tinte fresche, come lavanda e una tonalità di verde selezionata per rendere più luminosa la scala. Di entrambe le case, oltre a tutte le finiture e agli arredi disegnati su misura, sono state progettate le camere dei bambini e affidate a un’artista, Elisabetta Carron.

Tra gli arredi, il tavolo con centrotavola forato, con inserito un vaso, per fiori, frutta, o come glacette. Il tavolo è stato recentemente inserito per una produzione limitata da iltuolegno.  https://www.iltuolegno.it/serie-limitata/

Il giardino, affianca una parte comune a due ambiti privati, qui caratterizzato da un frutteto all’ingresso e  da un romantico giardino segreto di rose in varietà.

fotografie: alberto sinigaglia e sophia los

 

 

 

appartamento privato testo abitare / rigenerazione

programma: progetto e ddll ristrutturazione di un appartamento in centro storico

cliente: privato

autori: sophia los

collaboratori: gianluca rosso, carlo zambonin (strutture), cristian cipriotto

luogo: padova, italia

stato: completato 2018

 

Ristrutturazione di un appartamento in centro storico, a Padova. L’appartamento impostato negli anni 70 necessitava di una riconfigurazione che rispondesse alle necessità dei nuovi proprietari. Per migliorare il microclima interno – Padova è spesso molto umida – le pareti sono state isolate internamente con calce canapa, materiale naturale con ottime proprietà igroscopiche, e successivamente dipinte a calce.
Tutti i materiali perseguivano l’obiettivo di un ambiente salubre e confortevole.
La nuova disposizione planimetrica evoca la tradizione veneta di palazzo, attualizzata, articolata attorno a un salone centrale, garantendo oltre a uno spazio ampio e gradevole, anche una piacevole ventilazione estiva.

giardino e ampliamento testo abitare / rigenerazione

 

programma: progetto e ddll ampliamento e giardino

cliente: privato

autori: sophia los, luca parolin

collaboratori: carlo zambonin (strutture), marta stocco

luogo: provincia di padova, italia

stato: completato 2013-2016

 

L’intervento riguarda la riorganizzazione degli accessi, sistemazione del giardino e ampliamento di una casa in campagna di recente realizzazione, coerente con la tradizione della barchessa veneta.

Il progetto è partito dallo studio degli spazi, individuando una riconoscibile identità con riferimento ad alcune figure ricorrenti del paesaggio agrario veneto, caratterizzato dall’alternanza boschi di pianura e radure delimitate da cespugli ad alto fusto (aceri campestri, noccioli etc). L’intervento ha reso riconoscibile il pattern, intervenendo poi sul delicato tema degli accessi. Si tratta molto spesso di un tema sottovalutato che si ripercuote in una promiscuità tra spazi pubblici e privati non sempre confortevole per i proprietari. Anche qui la mancanza di una gerarchia e sequenza di spazi e di percorsi era fonte di disagio. Abbiamo spostato l’ingresso e ridisegnato la narrazione del rapporto tra strada e spazi intimi. Oltre a evitare l’attuale promiscuità distributiva, l’intervento consente di accorpare la parte servizi (ingressi, parcheggi) liberando la parte abitata da tali funzioni.

Accostato alla pompeiana di ingresso abbiamo previsto di costruire un portico aperto per proteggere le auto dalle intemperie. I due elementi, pompeiana e portico, sono separati da una parete in muratura la cui parte superiore è vetrata. I pilastri di pompeiane e portico sono predisposti per accogliere rampicanti e trasformarle nel tempo in pilastri verdi, tipici della tradizione rurale veneta.

La casa, pur disponendo di un giardino particolarmente gradevole, era introversa, rendendo poco fruibile lo spazio esterno. A tal fine abbiamo deciso di costruire un ampliamento a est, a memoria delle limonaie della tradizione. Un volume trapezoidale vetrato che si affaccia sul giardino, una sala da pranzo nel verde.  L’inserimento del nuovo volume riproporziona la facciata est, prima molto alta. La serra, affacciata a sud e a est, progettata secondo la geometria solare, contribuisce al fabbisogno termico invernale dell’edificio come serra passiva. La facciata nord, protetta e vetrata solo in alto favorisce la ventilazione naturale estiva. Il pavimento in teak è in continuità tra interno ed esterno.

fotografo: maurizio marcato (foto di copertina, n. 4, 5, 6)

https://www.lago.it/cataloghi/lago-elements-2020/

 

 

casa in collina testo abitare / interni

 

programma: progetto e ddll interni e giardino
cliente: privato
autori: sophia los, luca parolin
luogo: mussolente, italia
stato: completato 2012

 

La proprietaria è stata una delle mie prime committenti, ma soprattutto una persona che ha creduto in me. Ho disegnato per la sua casa precedente e per questa piccole e grandi cose nel corso di più di dieci anni, e le stimolanti conversazioni, oltre al suo affetto e stima, sono molto preziose.
La proprietà appartiene ad una lottizzazione di villette signorili, poste in una zona di pregio paesaggistico ai piedi delle colline. L’occasione di risistemare il giardino è venuta dalla necessità di risanare il terreno particolarmente argilloso, drenando tutta la proprietà, causa di prolungati ristagni d’acqua durante i periodi piovosi.
Abbiamo sottolineato e rafforzato i diversi affacci della casa, migliorandone l’integrazione fra interno ed esterno e al tempo stesso le condizioni di soleggiamento e ventilazione. Il progetto ha spostato lateralmente l’accesso dalla strada, valorizzando il lato est prima trascurato, e generando un cono ottico inquadra il bosco restrostante.
Il prato a Sud è stato rialzato per diminuire il più possibile l’”effetto collina”, sfruttando l’altezza del muretto di cinta esistente.
Il nuovo giardino ha inteso collegare il piano della collina con quello frontale, prima distinti e non abitati, ora collegati in unico grande piano. Il piano pavimentato organizza l’insieme della composizione attorno all’edificio e introduce con la sua rotazione una serie di traguardi visivi e di nuovi punti di vista che arricchiscono la percezione nei percorsi e nei luoghi di sosta e dilatano il confine fra la casa e lo spazio aperto.
In parallelo, molti gli interventi all’interno, nel corso degli anni, tra i quali: la grande finestra a sud, la porta/arazzo in soggiorno, il pannello per regolare il soleggiamento sotto al portico, il tavolo -vaso in pietra, la parete della camera padronale in legno: un grande albero a proteggere dal muro freddo a nord, evocativo del bosco esterno.

https://www.iltuolegno.it/serie-limitata/

a quale casa tornare testo esplorare / ricerca

 

programma:  concept e organizzazione webinar   (link per accesso diretto)

cliente: inbar

team: sophia los, gianluca rosso

stato: completato 5 maggio 2020

 

Una conversazione rivolta a tutti gli abitanti.

Il virus ha mostrato la fragilità dell’attuale stile di vita. Nelle città, le strade semi deserte si sono ripopolate da animali, e la natura ha iniziato a riprendersi spazio. Silenzio e cieli stellati, amicizie in quota tra dirimpettai. Improvvisamente, le piccole comunità sono apparse desiderabili a molti. Crediamo sia utile riflettere su come desideriamo abitare città e luoghi periferici. Quale sia la forma di spazio adatto a uno stile di vita resiliente di cui si inizia a percepire l’urgenza. 

 

PROGRAMMA WEBINAR organizzato da Sophia Los per Istituto nazionale di Architettura (INBAR)

 

•  Marco Guzzi – Poeta, Filosofo, fondatore del movimento Darsi Pace 

 

•  Sophia Los e Gianluca Rosso,

 

interventi di:

 

•  Anna Carulli architetto, Presidente Nazionale INBAR 

 

•  Marco Caserio architetto, Segretario Nazionale INBAR, delegato alla Formazione

 

•  Cristiana Rossetti architetto, Presidente sezione Verona di INBAR  

 

•  Federica Colpo, agente immobiliare

 

•  Roberta Rocelli, Direttore generale Festival Biblico  

 

•  Marisa Fantin architetto urbanista Archistudio – già vicepresidente Istituto Nazionale Urbanistica 

 

•  Sergio Los già professore di Composizione Architettonìca IUAV – Synergia progetti

 

•  Natasha F.Pulitzer architetto  – Synergia progetti

 

•  Marco Bussone – presidente UNCEM (Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montane)

 

https://www.disegnoallitaliana.it/?s=sophia+los

 

 

programma: festival – co-ideatrice, membro del comitato scientifico, comunicazione e allestimento

cliente: ministero alle pari opportunità, governo italiano

team: logika, la piccionaia, sophia los

luogo: thiene, italia

stato: 2020 in-progress

 

Viviamo in un’epoca che sembra aver perso di vista la ricchezza e la bellezza dell’incontro con l’altro. Facciamo i conti con società individualiste e sempre più frammentate. Viviamo sconnessi – da noi stessi e dagli altri – nell’epoca dell’iperconnessione.

 

Partendo da queste considerazioni e queste urgenze, Passo a Due vuol invitare i partecipanti ad esplorare le opportunità e la ricchezza dell’ “essere insieme” (fare, stare e sentire insieme). La parola chiave del Festival è complementarità. Perché “io” è uguale a “noi”: ciascuno è un individuo diverso e proprio la differenza è il “plus” che ci arricchisce. 

 

Il nome “Passo a Due” evoca la danza, La “danza” degli opposti invece di una “guerra” tra gli opposti. 

 

Sarà proprio questo il file rouge che collegherà tutti gli eventi e gli appuntamenti: i partecipanti saranno chiamati a sperimentare, riflettere, vivere esperienze di riconoscimento del diritto dell’altro di esprimersi e di interagire. L’altro non come oggetto ma come soggetto che ci interroga, ci mette in discussione, ci costringe a rivederci, ci mette in movimento, ci realizza appieno. In reciprocità, ovviamente, perché per gli altri, “l’Altro siamo noi”. 

Il progetto è nato nel 2015, ispirato a concetto di complementarità, oggetto del libro “Una vita in tendem. Ecologia come sentimento”, libro che sarà presentato al festival dall’autrice, Sophia Los.

https://passoaduefestival.it/

programma: sistema di comunicazione accessibile di parco rossi

cliente: comune di  santorso, cofinanziato da FSC, regione Veneto, coop. Soc. nuovi orizzonti

team: make it easy (sophia los, diana de tomaso), la piccionaia, agata keran, carlo presotto, paola rossi

luogo: santorso, vicenza, itaia

stato: completato 2015 – 2016

Parco Rossi è un giardino romantico situato alle pendici del monte Summano,  è l’elemento cardine di un sistema complesso che comprende la villa con relativo parco – a monte – e il podere modello, a valle. Fondato dall’imprenditore Alessandro Rossi e progettato dall’arch. Antonio Carregaro Negrin tra il 1865 e il 1884,  fa parte di una visione d’avanguardia per l’epoca e attuale per lo sviluppo sostenibile. Alessandro Rossi ha intuito un valore, attualmente definito Glocal, consolidando la cultura locale e integrandola al resto del mondo. In controcorrente rispetto alla tendenza industriale nord europea dell’epoca, ha proposto un modello alternativo coerente con la tradizione delle ville venete, sorta per la fruibilità del territorio reso sicuro dalla Serenissima. Una declinazione dell’identità mediterranea, dettata da specifiche culturali e climatiche. 

Il nostro progetto riguarda il sistema di comunicazione e 19 racconti audio tematici con beacons bluetooth secondo un approccio inclusivo, considerando che la mancanza di un’abilità è un handicap solo se non prevista dal progetto.

1. MAPPA DI ORIENTAMENTO MULTIMODALE E MULTISENSORIALE: accogliere i visitatori, presentare il parco e comunicare il sistema di visita multimediale con le istruzioni d’uso integrando:  1) orientamento funzionale, 2) comunicazione di contenuti, 3) coinvolgimento dei visitatori, 4) massima fruibilità possibile. 

2. STRUMENTI PER ORIENTARSI NEL PARCO: Facilitare la cognizione spaziale. Cercando uno strumento di “wayfinding” abbiamo osservato la configurazione del Parco e disegnandone i contorni è emersa una figura, quasi fosse in attesa solo di essere svelata. Il bestiario appartiene all’immaginario colto dell’epoca.  ARAC –  il bestiolo – accompagna e guida il visitatore. 

3. INCLUSIVITÀ, PARTECIPAZIONE E CONDIVISIONE: L’esperienza empatica con il luogo genera desiderio di conoscenza, può renderlo attuale per un pubblico diversificato, implementare il valore del bene comune, attivare senso di appartenenza e di cura.

Presentazione del progetto al workshop: “IL TURISMO PER TUTTI –  strumenti per l’accessibilità e la fruibilità di spazi e contenuti”, Santorso 6 maggio 2016

Presentazione del progetto al convegno “Accessibilità per le disabilità sensoriali nei musei e in ambito culturale”, Università Ca’ Foscari, Venezia 18 novembre 2016

cardinaletti 11-2016 locandina

Presentazione al convegno organizzato da AIAPP TER, “Oltre lo standard:come rigenerare il parco pubblico”, Bologna 31 gennaio 2020, sala Biagi

Inserito nell’atlante città accessibili di INU http://atlantecittaccessibili.inu.it/la-mappa/

 

libero accesso in villa testo esplorare / ricerca

 

programma: comunicazione inclusiva multisensoriale e multimodale di una villa veneta 

cliente: istituto regionale ville venete, confartigianato vicenza

team: sophia los, erica cunico, fabio barufatto, marco tommasin, marta stocco.

coordinamento progetto: libero accesso/confartigianato vicenza, diana de tomaso, christian caleari

consulenti: Paola Barcarolo, Università Ca’ Foscari (Venezia) e Associazione Lettura Agevolata.

luogo: villa venier, mira, venezia, italia

stato: completato 2014

 

Libero Accesso® è un progetto di animazione economica promosso da Confartigianato Vicenza, che attraverso una Gara di Concorso a “squadre” stimola la progettazione di prodotti innovativi, con un processo di design partecipativo, dove i fruitori finali prendono parte al processo.
Un design centrato sull’utilizzatore secondo i principi del design for all, per creare soluzioni pertinenti e innovative destinate a un’utenza ampliata quindi ad un largo consumo.Progetto multidisciplinare del sistema di visita for all della sede dell’Istituto Ville Venete, Villa Venier –  realizzazione di mappa multisensoriale e multimodale.

Libero Accesso® nell’edizione 2013 accetta di sperimentarsi e di affrontare la visita for all di un bene comune, accogliendo il bisogno espresso dai nostri consulenti-rappresentanti sociali di orientarsi negli spazi pubblici.

La finalità condivisa della sperimentazione è pensare e interpretare le Ville Venete come “luoghi inclusivi”, aperti e sensibili alle diversità, capaci di accogliere in condizioni di comfort e di sicurezza persone con differenti specificità e gradi di libertà.
La Committenza, rappresentata dalla presidente dell’IRVV Giuliana Fontanella, richiedeva un’idea che fosse semplice e riproponibile altrove. Serviva un concept forte, composto da vari elementi, linguaggi, supporti, ed uno strumento che integrasse quattro aspetti che spesso sono in alternativa:
• l’orientamento funzionale
• la comunicazione di contenuti
• il coinvolgimento
• la fruibilità da parte del numero di persone più ampio possibile
Il percorso dell’unità di lavoro comincia con lo studio su Villa Venier, finalizzato a delimitare l’intervento della sperimentazione e si conclude con l’elaborazione del concept e con una bozza di Sistema integrato di visita per tutti, scegliendo di sviluppare e realizzare come primo prodotto del “sistema”
una Mappa multisensoriale e multimodale di orientamento, con i principi di Design for All, quale strumento di “accoglienza” per facilitare la fruibilità e la comprensione della Villa ai visitatori.Abbiamo individuato varie ipotesi e vari strumenti, ma la domanda cardine sulla quale abbiamo impostato tutto il lavoro è stata prioritariamente: chi va a vedere una villa e soprattutto cosa va a vedere e perché? La risposta che abbiamo scelto e che ha guidato tutto il lavoro è stata: la visita può offrire un’ esperienza di “abitare veneto”.

Evento di Presentazione a Villa Venier 19 giugno

Presentazione del progetto Libero Accesso in Villa  al Festival delle Ville Venete a Villa Manin a Passariano (UD) 16 settembre.

relazione villa5_PRW

 

 

programma: cataloghi di arredi per residenze assistite/alzheimer

cliente: cit malvestio

autore: sophia los

con: mmbf (progetto grafico), studio visus (foto), studio pitari (foto), nude design studio (rendering)

luogo: padova, italia

stato: completato 2007-2010

 

Progetto comunicazione arredi per residenze assisitite – Alzheimer  delle linee “Rialto”,“Domino”, “Taiga”, “Agorà”. I cataloghi di arredi per le residenze assistite rappresentavano l’inutilità degli anziani: spazi tristi e poco vitali, disabitati. I cataloghi proposti sono stati i primi in Italia e forse in Europa, a valorizzare le esperienze quotidiane degli ospiti in modo accogliente e allo stesso tempo realistico, rifiutando l’atteggiamento diffuso, oscillante tra finti alberghi e ospizi desolati. 

Nel 2012, durante la collaborazione con Cit-malvestio, azienda leader in Italia nell’ambito ospedaliero, sono stata consulente in alcuni bandi per l’arredamento di Residenze assistite, proponendo arredi ad hoc. 

Agorà

Dep_Taiga

 

 

una città da abitare: dialoghi tra l’abitante e l’architetto testo esplorare / direzione creativa

programma: silent play

cliente: Ordine degli Architetti P.P.C. di Vicenza

regia: carlo presotto,

produzione: la piccionaia

relatori: marisa fantin – angelo zanella – liliana dal toso – sophia los – agata keran – tommaso dolcetta – marco boaria – carlo presotto – paola rossi.

danzatori di tango argentino: sophia los e stefano gambarotto

riprese video: Miriam Marini e Walter Ronzani

luogo: vicenza – italia

stato: completato 2015

Tre architetti (Sophia Los, Liliana Dal Toso, Angelo Zanella), un’urbanista (Marisa Fantin), una storica dell’arte (Agata Keran) e un antropologo (Tommaso Dolcetta), si confrontano con un’area significativa e problematica di Vicenza, quella tra Via Torino e viale Roma. Una staffetta di voci che propongono ciascuna un modo di fare esperienza dei luoghi e degli edifici; un racconto della città e dell’architettura contemporanea che vuole svelare luci ed ombre di una storia recente spesso vittima dei luoghi comuni.

Silent Play è un progetto di Carlo Presotto: passeggiate esperienziali che utilizzano un sistema di whisper-radio per generare conversazioni interattive, i questo caso tramite contenuti registrati.

Dal Silent Play è stato tratto un video, a cura di Walter Ronzani, che sarà presentato dall’Ordine Architetti P.P.C. nel 2021 in un evento pubblico.

http://www.piccionaia.org/dettaglio.php?type=eventi&typecat=3&id=828

programma: progettazione e direzione lavori della cappella privata dedicata a S.Rita. Chiesa Parrocchiale di S.Maria Assunta

cliente: privato

autori: sophia los, sergio los

luogo: marostica (VI), italia

stato: completato 1993

 

Una cappella privata dedicata a Santa Rita, all’interno della Chiesa Parrocchiale di S. Maria Assunta di Marostica (Vicenza, Italia).  Il mio esordio in cantiere, quando ero ancora studentessa, la mia prima direzione lavori. Questo piccolo progetto di rinnovamento si ispira all’iconografia della pittura sacra veneziana del XIV-XV secolo e aveva lo scopo di mettere a disposizione della comunità la pala d’altare in maiolica del maestro Petucco, donata da un industriale locale come offerta votiva.

“Il nostro progetto nasce dall’idea di uno spazio lucido e chiaro, come all’interno di una conchiglia e per questo arrotondato in ogni spigolo, in cui custodire la preziosa pala che risulta così sospesa in un contesto senza dimensioni.

Un banco di legno distingue lo spazio sacro, illuminato con una morbida luce diffusa, da quello riservato ai fedeli.

Tuttavia la materia lucente e preziosa del bassorilievo si offre a noi assumendo la forma opaca e densa della terra, nella trama di un tappeto intessuto con un semplice, apparentemente ripetuto, motivo.

Come una preghiera, la lunga striscia di stoffa instaura ancora una volta quel colloquio che il banco aveva apparentemente reciso e riempie lo spazio tra uomo e Dio che la preghiera ci permette di colmare.

E se cerchiamo nella nostra memoria troviamo qualcosa di familiare nella struttura compositiva della cappella e in quel tappeto che costantemente nell’iconografia sacra avanza con timidezza verso l’osservatore, come un invito e una rassicurante promessa di dialogo e di salvezza.”

 

Tappeto d’altare ideato da Renata Bonfanti.

Foto di Giustino Chemello

Giorgione, Pala di Castelfrancco, 1503-1504 (foto da Wikipedia)

renata bonfanti – tessitura come mestiere

programma: silent play e conferenza

autori: carlo presotto, sophia los, giovanni traverso, paola rossi

con il sostegno di: wedo

in collaborazione con: ordine degli architetti P.P.C. di vicenza

produzione: centro di produzione teatrale la piccionaia

luogo: vicenza – italia

stato: completato 2017

 

Una passeggiata nel tramonto, accompagnata da una colonna sonora di racconti, suoni e suggestioni alla ricerca di relazioni tra energia, vita, luce e ombra. Un percorso in diverse tappe, dall’ascolto delle trasformazioni della luce nello spazio urbano delle relazioni, e i mutamenti percettivi che in esso hanno luogo, fino all’esplorazione del dialogo tra elemento naturale e arte dell’uomo, tra i propri sensi e i propri pensieri ed emozioni.  Silent Fireflies è un’esperienza della durata di circa 60 minuti, pensata per un piccolo gruppo persone.

Alla conduzione, lo stesso Carlo Presotto che, grazie ad un sistema di whisper-radio, trasformerà la passeggiata in una conversazione nomade e interattiva, attraversata da suggestioni come il tema della luce nel mito, la scoperta del fuoco e dell’ombra animata, l’adattamento dello sguardo alla luce, la paura del buio, l’inquinamento luminoso e l’esperienza del cielo stellato, i ritmi circadiani, la luce-immagine dei led.

http://www.piccionaia.org/_files/eventi/allegati/821/scheda_artistica_completa.pdf

 

 

programma: istant silent play e conversazione – direzione artistica e co-conduzione

cliente: ordine degli architetti di vicenza/festival biblico

team: sophia los/commissione cultura oappc, la piccionaia , festival biblico

luogo: vicenza, italia

stato: completato 2019

 

Nell’ambito dell’attività istituzionale di responsabile Commissione Cultura del Consiglio dell’Ordine architetti di Vicenza, si inserisce la collaborazione con il Festival Biblico, un’esperienza laica di notevole impatto culturale e spirituale, declinato nel 2019 rispetto ai temi delicati della città contemporanea, con il titolo “Polis”.

L’Ordine degli Architetti di Vicenza è stato coinvolto per realizzare insieme al Festival alcuni eventi. Il gruppo di lavoro ha come obiettivo culturale il coinvolgimento dei cittadini nelle questioni relative all’architettura e abbiamo affidato a  La Piccionaia – Centro di Produzione Teatrale, tre percorsi che attraversano la città, tra aggregazioni spontanee, progetti di animazione sociale e social street, raccolti sotto il titolo: PLURIMI ORIZZONTI, 

In Partnership con il Festival anche l’evento conclusivo – una conversazione tra l’architetto-antropologo Franco La Cecla e il Card. Gianfranco Ravasi, presidente Ufficio Cultura CEI. A moderare Armando Torno. 

concept, coordinamento Sophia Los – Commissione cultura Ordine Architetti,  conduzione Sophia Los e Matteo Balbo

è stato realizzato un video di sintesi dell’intero progetto, a cura di Walter Ronzani.

abitare con il legno testo esplorare / formazione

programma: ciclo di incontri formativi, evento conclusivo

cliente: confartigianato vicenza

autori: sophia los, marina zaccaria

con: loriana martin (progetto grafico), paola de rosso (cura evento villa fabris)

luogo: vicenza – thiene (VI) – italia

stato: completato 2013

 

Artigiani, progettisti e committenti spesso parlano linguaggi diversi. Mettere in comunicazione i tre attori dell’abitare è il nostro obiettivo per affrontare il mercato attuale, valorizzare l’identità del lavoro artigiano rispetto all’industria, in quanto particolarmente adatto alla promozione di una cultura sostenibile e  facilitare il passaggio generazionale.

Tre incontri dedicati ad artigiani e professionisti e un evento finale dedicato al pubblico, con la partecipazione delle ditte artigiane, a Villa fabris, Thiene (VI).

 

 

 

 

 

programma: progetto esecutivo edificio unifamiliare

cliente: privato

autori: sophia los, gianluca rosso

collaboratori: marta stocco, carlo zambonin (strutture)

luogo: vicenza, italia

stato: non realizzato 2014-2015

 

 

Il progetto riguarda la costruzione di un edificio bioclimatico unifamiliare in legno in bioarchitettura per una coppia. Per anni hanno cercato il luogo adatto per realizzare l’idea di casa che avevano nei loro sogni. Per motivi indipendenti dalla volontà nostra e loro, purtroppo il progetto non è stato realizzato. Quando abbiamo trovato il terreno, panoramico e immerso nel verde, ci siamo dedicato con entusiasmo al progetto, a partire dall’individuazione di alcuni caratteri tipici dell’insediarsi locale, dal contesto climatico, geografico e dall’altro raccogliendo il «desiderio di abitare» dei committenti, per tradurlo in progetto.

Da un punto di vista tipologico, per evitare di costruire una villetta, abbiamo optato per una tipologia a borgo, così come si ritrova spesso in quei luoghi, formata da volumi irregolari accostati, conformati più dal terreno, dal sole e dal vento che non dalla volontà a tavolino di un progettista.

Il lotto è in pendenza, affacciato a nord e a est e in parte agricolo.

Per affacciare la casa al sole e sfruttarne le potenzialità l’edificio è stato rivolto a sud est, sfruttando tutta l’area edificabile. Per la conformazione del sito è  parzialmente incassato nel terreno, a monte.

 

programma: direzione artistica catalogo e marchio casa&co

cliente: consorzio Abitare italiano by  Fenestra Veneta

autori: sophia los, loriana martin

luogo: veneto – italia

stato: completato 2014

 

Nel 2017 alcune imprese artigiane del legno consorziate sotto il nome Fenestra Veneta mi hanno chiesto di riproporre un marchio che avevo proposto anni prima (2008) per Confartigianato Vicenza – casa&co – dedicato alla promozione dell’architettura ecocompatibile, progettando uno stand itinerante, con Luca Fattambrini, mai realizzato.

Il consorzio Fenestra Veneta ha acquisito il marcio e reditato da Loriana Martin, con la quale abbiamo composto un catalogo dedicato. Con il nuovo marchio Casa&co la filosofia del consorzio era esteso al sistema casa, sempre nell’ambito del settore legno.  Il catalogo intendeva valorizzare, oltre al made in italy, anche alcune peculiarità del territorio Veneto e proporsi come rete di imprese a un mercato nazionale e internazionale.

 

 

 

programma: progetto e ddll ristrutturazione negozio

cliente: negozio focus

autori: sophia los

luogo: bassano del grappa (VI), italia

stato: realizzato 1996

 

La ristrutturazione del negozio Focus è stata una grande scommessa. Laureata da poco, il proprietario, padre di un mio carissimo amico – Romano Zanon – mi ha affidato l’incarico di metter mano al negozio. Situato in piazza Libertà, a bassano del Grappa, era un punto di riferimento per porcellane e cristalli, noto in tutto il nord Italia, frequentato da un pubblico colto ed elegante. Vincolo del progetto era riutilizzare le scaffalature esistenti, diverse fra loro, e trovare, un disegno coerente che organizzasse lo spazio espositivo in modo ordinato e nuovo.

Innanzitutto ho spostato l’ingresso lateralmente, sfruttando così il piccolo portico, consentendo alle persone di soffermarsi alla vetrina e proponendo un percorso all’interno tra i diversi settori merceologici.

Accanto a pero e rovere, ho scelto tre tinte ricorrenti, come fondali all’esposizione dei prodotti, alternati a tessuti del laboratorio Renata Bonfanti. Ho individuato un sistema di scaffalature, dissociando la struttura dalla facciata, consentendo di uniformare mobili nuovi ed esistenti. Da questa prima idea, molti anni dopo, sarebbe lata la libreria “Maschera”, disegnata per Morelato.

L’illuminazione posta tra la facciata e la struttura, proposta dal proprietario, si è dimostrata una soluzione ottimale.

Quando abbiamo terminato il lavoro, il proprietario mi disse:”non ho mai capito, Sophia, se tu abbia accettato questo difficile incarico perché sei coraggiosa o invece pazza”… Il negozio è stato trasferito nel 2011, dopo 55 anni di attività, a qualche centinaia di metri, nei nuovi locali gestiti da Romano.

https://www.morelato.it/ita/designer/sophia-los

file:///C:/Users/Sophia/AppData/Local/Temp/20180220153700_Maschera_catalogo-2.pdf

parco in collina testo abitare / paesaggio

programma: progetto e direzione lavori parco privato

cliente: privato

autori: sophia los, luca parolin

con: claudio caramel (progetto architettonico)

luogo: provincia di treviso – italia

stato: parzialmente realizzato 2007

 

Parco in un sito collinare di notevole pregio paesaggistico, per le viste, ma in particolar modo per la ricchezza di fonti e corsi d’acqua che costituiscono il leit motiv del parco. Tutta la proprietà è scandita da una serie di declivi delimitati da corsi d’acqua, fra loro paralleli, fino a raggiungere in basso un torrente.

Il progetto propone di distinguere i percorsi. L’asse principale, che sorregge la composizione collegando il “borgo” con il confine, diviene pedonale, mentre le auto sono deviate lungo il confine. Il percorso pedonale raggiunge il borgo per gradi. Un asse visivo lineare continuo avrebbe attribuito un tono aulico non adeguata al carattere invece rurale dell’architettura esistente. Abbiamo deciso di sostituire l’aspetto “residenziale” che caratterizza il giardino esistente con un carattere più “naturalistico”, riprendendo piante e temi del paesaggio circostante.

A nord della proprietà su un rilievo, si trova un’area di particolare pregio, per la presenza di una sorgente che confluisce in un corso d’acqua a segnare il confine tra la parte pianeggiante e la scarpata. Qui abbiamo accostato al ruscello un laghetto artificiale naturale – biolago.

Dalla terrazza al piano primo, dalle camere poste a livello del prato, un ponte in legno collega in quota gli edifici con il lago e lo attraversa, divenendo pontile, agganciando il lago all’edificato e lasciandolo distinto rispetto contesto selvatico.

biopiscine

 

giardino di palazzo testo abitare / paesaggio

programma: progetto e ddll parco di un palazzo in centro storico
cliente: privato
autori: sophia los, luca fadini (gianbenini)
luogo: padova, italia
stato: parzialmente realizzato 2007

 

Il progetto riguardava la riprogettazione di un parco storico in contesto urbano, del quale poche informazioni erano disponibili, a parte una probabile consulenza da parre di Giuseppe Jappelli. Il complesso rinascimentale è stato negli anni circondato da edifici incongrui, compresa la realizzazione del parcheggio interrato. Il progetto si è posto alcuni obiettivi:

 

  • Rendere percettivamente meno invadenti gli edifici contigui.
  • generare spazi da abitare e non solo di valenza estetica, secondo un programma funzionale attuale, adatto a molteplici esigenze, e di semplice manutenzione.
  • interpretare e evocare caratteri del giardino storico.

Il giardino è stato immaginato come un polittico, ossia come un insieme di parti, distinte e integrate nello stesso tempo, tra le quali non sussiste gerarchia. Pertanto, ciascuno dei luoghi da cui si osserva diviene, in quel momento, il centro del giardino, offrendo viste e suggestioni differenti da ogni altro.

E’ organizzato in: cortile d’onore, boschetto, giardino segreto, giardino delle meraviglie e radura, l’elemento più interessante dell’intero progetto.
Per realizzare la  “Radura”, abbiamo ritagliato nel folto di un boschetto di allori, uno spazio perfettamente ellittico- citazione jappelliana – in erba, circondato da ciliegi a fiore, adatto a ricevimenti o per leggere un libro in solitudine, e allo stesso tempo schermando dal condominio adiacente.

giardino lungo le mura testo abitare / paesaggio

 

programma: progetto e ddll di un giardino lungo le mura

cliente: privato

autori: sophia los, luca parolin, sergio los (pergola)

luogo: cittadella, italia

stato: completato 2002

 

Il giardino si pone tra un palazzo ristrutturato e la cinta muraria medievale. Era necessario trovare una strategia compositiva che proporzionasse il grande volume delle mura e dei cedri esistenti con le dimensioni della casa. Abbiamo utilizzato una sequenza di piani a diversa pendenza ottenendo percezioni che variano con il punto di vista. Salendo verso la base della cinta sul rilevato, si possono apprezzarne gli scorci laterali, resi interessanti dallo sviluppo curvo delle mura. Da questo punto appaiono chiaramente i corsi orizzontali di mattoni consumati e ciottoli, determinando un rapporto sempre più tattile con la parete. Il profilo dei piani è a linee pezzate generando terrazzamenti dalla geometria decisa, ammorbidita dalla vegetazione. Per generare un distanziamento percettivo tra le mura e il piano dell’abitato, solo la prima scarpata è stata ricoperta di arbusti. (aceri giapponesi, azalee, pierissp., camelie, viburni, corylopsispauciflora, abelia prostrata, eryobotria “copertone”, potentille, rosmarinum officinalis “prostratus”, rosa chinensismutabilis).. Sul terrapieno intermedio, abbiamo affiancato ai cedri monumentali e all’abete esistenti, un gruppo di caducifogli (Liquidambar styraciflua e Celtisaustralis), avendo cura di lasciare uno scorcio sul torrino. Il percorso di accesso alle mura costeggia il confine, protetti da una pergola fino al vecchio pozzo, per proseguire poi sulla prima scarpata con una gradonata di porfido. La pergola in legno di larice, disegnata dall’architetto Sergio Los ricoperta con rose rampicanti, è addossata esostenuta da colonne verdi, composte da una base-vaso di cemento colorato e da un fusto di tondini in ferro che fanno da guida al rincospermo. Sul lato opposto del prato una grande macchia curvilinea di arbusti (Olea fragrans, melograni a fiore, Osmarea x burkwoodi, rose arbustive) nasconde la rampa dei garage, inglobandola. Il percorso si completa lungo il confine opposto, ricoperto da Clematis armandii.

 

 

giardino liberty testo abitare / paesaggio

 

programma: progetto e ddll giardino di una villa liberty

cliente: privato

autori: sophia los (laboratorio morseletto), luca parolin, carlo zambonin (struttura)

luogo: pesaro, italia

stato: completato 2003

 

Giardino di villa Liberty, costretta in un quartiere residenziale piuttosto denso. Il progetto aveva come sfida  riuscire a generare molteplici punti di vista nonostante lo spazio ristretto e il condominio incombente accanto. Il progetto è stato organizzato secondo due direttrici.  A lato della cucina e nascondendo la piattaforma per l’autorimessa sotterranea, è posizionata la zona pranzo, raffrescata dalle chiome mobili del bambù, sfruttando un cono visuale tra le case per godere di una vista lontana. Di fronte alla facciata principale, una siepe fitta di alloro e una pergola a sbalzo diventano il fondale del giardino, mandando a sfondo il palazzo di fronte. Le pergole, sono in acciaio e iroko, pavimenti e tavolo pranzo in pietra Istria Orsera.

Elisa Arami ha dipinto la depandance riprendendo un motivo di william morris.

 

 

programma: concept generale, progetto architettonico preliminare ed esecutivo generale, interni e progetto definitivo paesaggio

cliente: privato

autori: sophia los

collaboratori: engineering tisem, luis henrique dos santos, maria filomena de jesus miranda frade, natasha f. pulitzer, luca vecchiato, chiara dal molin, patrizia callegari and giuseppe baruzzo, marta stocco, eduardo rodrigues

luogo: peniche, portogallo

stato: completato 2014

 

Essere ospiti della natura
Il villaggio è situato in una riserva naturale a 2 km dall’oceano, rivolto ad appassionati di surf e a ospiti interessati all’ecoturismo, in un territorio ricco di offerta enogastronomica, paesaggistica e culturale.
Il villaggio 4 stelle, inserito nel bosco, è formato da surf-house (ristorante, sala multifunzionale, spa), residenza del custode, edificio per i servizi, 7 boungalow e 18 tende su disegno (glamping), completato da bowl per lo skate, biolago e orto con permacultura.
E’ interamente realizzato in legno.
La possibilità di insediarsi in aree di alto valore naturalistico consente esperienze nuove all’ospite, dalla riappropriazione di un rapporto diretto con la natura al rinforzo della sensorialità, proponendo anche modelli abitativi inusuali che accentuino il carattere eccezionale della vacanza, come case su palafitta, open space, recupero di tipologie locali tradizionali esistenti.
Il progetto integra aspetti antropologici e tecnologici. Il villaggio genera un ecosistema complementare al bosco, attua un modello di gestione che controlla le interazioni edificio-ambiente, affinché input e output siano il più possibile bilanciati (sistema integrato), aumentando il grado di autonomia rispetto a risorse e infrastrutture.

Progetto realizzato tramite finanziamento europeo.

 

casa a madonna di campiglio testo abitare / nuovi edifici

 

programma: concept generale, progetto esecutivo e direzione lavori parte in legno, progetto esecutivo interni e giardino
cliente: privato
autori: sophia los
con: renza mara calabrese, aldo marzoli (direzione lavori)
collaboratori: giovanni pesamosca
luogo: madonna di campiglio, italia
stato: completato 2011

 

Il progetto è stato realizzato con la collaborazione dello studio locale Marzoli.
La villa è organizzata su tre piani, dei quali uno interrato, presentando varie complessità orografiche.
Abbiamo progettato l’edificio, assieme agli interni e al giardino. La casa, realizzata per la parte fuori terra in larice locale, è stata progettata come fosse un mobile a grande scala, curando ogni dettaglio estetico, costruttivo, funzionale, secondo i principi della bioarchitettura.
L’edificio è costruito in xlam, da Diemme legno. La progettazione della parte impiantistica è stata particolarmente accurata e progettata assieme agli arredi al fine di ridurre al massimo le contropareti che ospitano gli impianti, sfruttando al massimo la percezione del legno naturale.
I pannelli scelti hanno alte prestazioni ecocompatibili. Serramenti e rivestimento non sono stati volutamente trattati affinche la casa invecchiasse in modo naturale.
Il tetto in scandole e i rivestimenti in granito sono stati realizzati secondo le tecniche tradizionali della valle, coinvolgendo le ultime maestranze disponibili per queste lavorazioni.
La casa riprende alcuni temi della Val Rendena, lontani dalla tradizione altoatesina, più vicini al Trentino, sia in alcuni elementi formali della composizione che negli interni.

 

 

programma: progetto preliminare, definitivo, esecutivo e direzione lavori (gianluca rosso)

cliente: università degli studi di udine

team: sophia los, gianluca rosso

luogo: udine, italia

stato: completato 2011

 

Progettare un sito archeologico è allo stesso tempo un grande onore e una notevole responsabilità. L’architettura è una disciplina innanzi tutto di ascolto, del luogo, naturale, storico, culturale, delle persone. Da quello emerge la forma, la costruzione.  Nel nostro caso, si trattava di un sito funebre, inviolabile, nel silenzio di una vita che ritorna paesaggio, il cui aspetto esteriore è in questo caso un tumulo, una collinetta che il tempo ha rivestito di erba. Non c’erano esempi analoghi, è la prima volta che viene ricostruito e reso visitabile un tumulo. Il tumulo si trova a S. Osvaldo, alla periferia sud di Udine, nella proprietà dell’Azienda Agraria Sperimentale dell’Università, prima dell’Ospedale Psichiatrico. La costruzione doveva essere di facile realizzazione e di basso costo, poco invasiva rispetto alla struttura archeologica, possibilmente poco appariscente, sicura e visitabile senza trascurare il rispetto dovuto al defunto sepolto. È nata l’idea di sollevare il suolo, aprendo una porta basculante orizzontale che diventa tetto protettivo e diffusore di luce. Quando non ci sono visite non si vede nulla, solo una superficie piegata, ritagliata nel dorso del colle, quasi un tappeto di legno. Il percorso di accesso al tumulo fa parte del progetto e introduce la visita, creando la distanza necessaria di spazio e di tempo che predispone all’esperienza dell’incontro con la protostoria. Il visitatore può esplorare il tumulo, salendoci sopra, girando intorno e infine entrando, come parte di un percorso narrativo che intreccia il sito archeologico all’ambiente in cui si trova. La superficie di legno facilita la salita e consente la seduta all’asciutto. In questo modo viene rafforzata la consapevolezza che si tratti di un volume pieno che diventa paesaggio e non di un edificio.

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Presentato al convegno nazionale AIAPP “Paesaggi e archeologie”, 7 giugno 2013  Basilica di Santa Maria Maggiore, Napoli

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il tumulo di san osvaldo

 

 

azienda agricola kurtin testo abitare / rigenerazione

 

programma: progetto preliminare e studio di fattibilità interno comparto; progetto definitivo corte interna

cliente: azienda agricola kurtin

autori: sophia los, gianluca rosso, filippo piovene (seconda fase)

collaboratori: giovanni baron, davide de franceschi, andrea marin (strutture)

luogo: cormons (GO) – italia

stato: in corso

 

 

Il progetto coinvolge lo studio dal 2017, affrontando la ridefinizione generale dell’intero complesso (2017), poi soffermandosi in una prima fase di interventi sulla corte interna, legata alla produzione (2020). Il progetto è un work in progress che si adatta, attualizzandosi, rispetto alle esigenze e possibilità emerse nel tempo.

L’azienda vinicola Kurtin è nata come azienda agricola, a partire da una casa in pietra – ora demolita – e annessi agricoli che via via, nel corso del tempo sono stati integrati da ampliamenti successivi.

E’ particolarmente affascinante arrivare da valle lungo una strada costeggiata da filari di vite contornati dai boschi e scoprire in cima alla collina l’azienda Kurtin. Una quercia secolare – come un guardiano – ferma lo sguardo e accompagna l’ingresso alla cantina. Il progetto prevede di rinforzare alcuni elementi già presenti nel sito, ma poco visibili, quasi fossero in attesa di essere disvelati.

Innanzitutto si ha l’impressione di entrare in un borgo. Questa sua dimensione articolata e non di oggetto è diventata il tema centrale del progetto. Il  progetto svolge questo tema organizzando tre “piazze” circondate da edifici: la corte produttiva a est, la corte ricettiva con belvedere a ovest, collegata tramite scale con una terza corte posta a livello inferiore.

Osservando i borghi, castelli e rocche caratteristici del Collio troviamo alcuni elementi ricorrenti: piccoli insediamenti posti in cima a colline e torri che si radicano sul pendio, come elementi verticali in contrappunto con l’andamento dolce delle colline e della campagna.

Ecco che a valle, una torretta sarà l’asse verticale portante del borgo e ne segnalerà la presenza. Sarà la riproposizione della vecchia casa, ancora una volta in pietra, leggermente spostata per diventare anche porta e unire la proprietà a monte con la nuova acquisizione a valle.

Costeggiando la torre si giungerà all’ingresso della cantina, caratterizzata da volumi prevalentemente bassi e orizzontali, molto semplici, bianchi, dove protagonista è il vino, non l’architettura.

Il progetto ha coinvolto Davide Charlie Ceccon nel disegno delle etichette dei vini, presentate al Vinitaly 2019, fotografie e redazione dei testi di presentazione del progetto, editato da Manuel Cuman – studio Damasco.

 

 

eco-villaggio turistico in brasile testo abitare / nuovi edifici

 

programma: villaggio turistico – studio di fattibilità e progettazione generale per la realizzazione di un villaggio ecocompatibile, lottizzazione e golf club

cliente: privato

autori: sergio los con sophia los, natasha pulitzer

con: SYNERGIA progetti, progetto turistico finanziario roberto lauricella – ICP Group SA troust

luogo: isola del morro de sao paulo – brasile

stato: non realizzato 2001-2005

 

L’intervento, in un paesaggio di pregio naturalistico con aree a foresta tropicale (mata Atlantica) corsi d’acqua e spiagge, riguarda un terreno di 39 ha estendibili, con 500 m di un fronte mare con barriera corallina. Il clima tropicale è mitigato da brezze che consentono dodici mesi di confort. Il progetto disposto nell’unica area disboscata disponibile sull’isola, comprende la definizione di un Resort con 200 camere e 100 bungalows con campi da tennis e un insediamento residenziale di 80 lotti di circa 5000 mq vicino a un campo da golf di 18 buche.

http://www.synergiaprogetti.com/it/ecovillaggi-e-micro-citt%C3%A0/item/222-villaggio-turistico-nell%E2%80%99isola-del-morro-de-sao-paulo.html

 

BRASIL

 

 

 

 

programma: allestimento padiglione slow tea cluster

cliente: slow tea cluster, con expo milano 2015, kip

autore: sophia los

progetto grafico: loriana martin

luogo: expo milano – italia

stato: non realizzato 2015

 

International Slow Tea Association is a worldwide non-profi t and non-governmental organization dedicated to promoting Good, Clean and Fair tea production and consumption, and Tea Culture.
THE SLOW TEA MANIFESTO FOR QUALITY
Slow Tea support and promote projects to defend local tea traditions, to support small-scale tea producers and values their traditional knowledge, promote sustainable tea production, protect local biodiversity, and promote small-scale quality teas.
Slow Tea’s approach to tea agriculture, production and consumption, is based on a new concept of quality defi ned by three principles: GOOD, CLEAN and FAIR.

From October 12 to 18, in the “Multipurpose space for Partners expositions” of the KIP EXPO Pavilion, Slow Tea International will organize a SLOW TEA CLUSTER: a space
dedicated to all the organizations, institutions and companies (producers and traders) working to promote sustainable tea production, protect local biodiversity, and  promote local tea traditions and small-scale quality teas.
National Tea Board, Tea Producers, Tea Farmer, Tea Estates, Universities and research institutes, National and International Tea Organization

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programma: progetto triennale di formazione e di comunicazione

cliente: confartigianato verona

team: sophia los, confartigianato verona, davide c. ceccon, alchimia degli eventi, teresa piardi

ospite: ernesto sirolli, sirolli institute

luogo: verona, italia

stato: 2018-  in-progress

 

Un progetto dedicato al settore edile, coinvolge tutte le categorie e i progettisti, in particolare gli architetti, con lo scopo di mettere a sistema un comparto sofferente

ma che incide in modo fondamentale in tutti i settori della vita economica, sociale, politica.

Il settore delle costruzioni trasforma il territorio e l’ambiente. Ogni esperienza umana in un paesaggio antropico è influenzata dallo spazio costruito nella quale si svolge.

STRUTTURA DEL PROGETTO

Abitare a regola d’arte è un progetto organizzato in 3 fasi. Ogni fase può originare altri progetti di approfondimento come spinoff trasversali

1) 2018  presentazione del progetto: da un lato mostrando l’importanza di organizzare la propria impresa in modo efficace e dall’altro introducendo un approccio

sistemico alla costruzione, a partire da una visione dello spazio costruito e della sua progettazione.

2) 2019  tramite il metodo Sirolli approfondimento sull’impresa – convegno e workshop con Ernesto Sirolli

3) 2020-21  tramite il Metodo Vesta approfondimento sul fare concreto di progetto e realizzazione.

https://www.studiosol.it/studio/stampa/

https://youtu.be/yCkBMG5ojYE

 

 

marketing territoriale montagna vicentina testo paesaggio / esplorare

 

programma: “nuovo marketing territoriale per le piccole e medie imprese della montagna vicentina” – mostra e incontri

cliente: confartigianato vicenza

autori: sophia los, luca fattambrini, massimo meggiolaro

collaboratori: renza mara calabrese, matteo pollani, paola de rosso

luogo: asiago (VI), italia

stato: completato 2008

 

 

L’Associazione Artigiani della provincia di Vicenza ha avviato un progetto denominato “Nuovo marketing territoriale per le piccole e medie imprese della montagna vicentina”.

Si tratta di una iniziativa finanziata tramite il fondo europeo di sviluppo regionale, allo scopo di promuovere interventi di animazione economica e favorire la nascita e lo sviluppo di attività imprenditoriali nell’area montana.

Rientrano nelle attività progettuali alcune azioni volte a promuovere le lavorazioni e incentivare l’utilizzo locale delle materie prime dell’Altopiano di Asiago, con particolare riferimento al marmo ed al legno. A tal fine è previsto l’allestimento di una piccola mostra sul tema, accompagnata da tre incontri di approfondimento.

Gli appuntamenti avranno principalmente lo scopo di trasferire, agli operatori del settore ed ai rappresentanti degli Enti locali, esperienze di soggetti pubblici e privati, relative ad aspetti regolamentari e forme imprenditoriali, utili allo sviluppo dell’economia locale.

Entrambi i comparti legno e marmo rappresentano due ambiti di potenziale forza economica per l’altopiano di Asiago ma soffrono attualmente di crisi. La concorrenza già nella prima lavorazione della materia prima rende assai arduo l’utilizzo di risorse locali, la mancanza di consorzi limita politiche condivise e la perdita di identità del paesaggio costruito consente la diffusione di stilemi e materiali incoerenti.

Non si tratta solo di alimentare l’imprenditoria ma di agire per la salvaguardia ambientale, potenziando l’identificazione di qualità specifiche dei materiali locali utilizzati anche localmente (attuando quindi un’azione sostenibile per l’ambiente nel risparmio di “energia grigia”), coordinando produzioni organizzate in filiere e recuperando caratteri dell’architettura tipica storica per restituire all’Altipiano l’immagine del suo paesaggio.

 

La mostra “Appunti per un ritratto. L’architettura dei 7 comuni” propone appunto una prima lettura di caratteri quasi scomparsi dell’architettura locale, per renderli riconoscibili agli occhi di abitanti e ospiti.

L’inserimento di incentivi alla costruzione sostenibile nei Regolamenti edilizi potrebbe coinvolgere non solo tecnologie per il risparmio energetico, materiali biocompatibili, progettazione bioclimatica, ma potrebbero essere premiate le scelte verso materiali locali in quanto azione ecologica (riduzione inquinamento dovuto a trasporto).

 

 

Appunti per un ritratto – Testo

Appunti per un ritratto – Mostra

era ecologica la casa dei cimbri

un territorio a regola d’arte testo rigenerazione / esplorare

 

 

programma: progetto multisciplinare per la definizione di linee guida a scala provinciale

cliente: confartigianato vicenza

team: sophia los (capoprogetto), sergio los, SYNERGIA, claudio bertorelli, centro studi usine

collaboratori: nico covre, elena lorenzetto,  luca parolin,  eleonora bottin, francesco dal toso, chiara dal molin , daria petucco, irene visentin 

luogo: sr11 – vicenza, italia

stato: completato 2012

 

In occasione del nuovo Piano urbanistico provinciale (PTCP), Confartigianato Vicenza ha richiesto un progetto pilota per elaborare delle linee guida strategiche rispetto allo sviluppo sostenibile, ambientale, imprenditoriale e urbano. Nel 2013, al progetto è stata dedicata una mostra dall’Ordine degli Architetti P.P.C. di Vicenza in occasione della Festa dell’Architettura – RI_GENERAZIONE, Basilica Palladiana, Vicenza. E’ stato scelto un brano della Strada Regionale 11 come caso di studio, unico brano di territorio per il quale il Piano Provinciale prevede la redazione di masterplan specifico. 

Le azioni:

• Perseguire la multifunzionalità del territorio, indebolendo progressivamente il carattere di strada mercato; 

• Il territorio delle  SR11 non più come elemento lineare di separazione, ma come sequenza di nodi; restituirla all’abitare, ovvero “reintegrarla” nel più ampio contesto ambientale di appartenenza. 

• Ri-costruzione di un paesaggio latente tramite la costante equilibrata interrelazione tra sistema insediativo e sistema agricolo agropolitano e periurbano 

• Attribuire ai suoli agricoli, ed alle attività connesse, un ruolo fondamentale (attualmente del tutto marginale) nel processo di riqualificazione territoriale. 

• La collaborazione sostanziale tra Comuni  ed il coinvolgimento continuo delle parti sociali  

• Attivare gli strumenti della pianificazione strategica e valutare l’utilizzo dei nuovi istituti previsti dalla legge regionale 11/04  (perequazione, credito, compensazione) a livello intercomunale 

 

 

 

morelato ebanisteria italiana testo abitare / allestimenti

 

 

programma: co-direzione artistica, allestimenti, design arredi

cliente: morelato srl

autori: sophia los

luogo: salizzole (VR), italia

stato: completato 2007-2016

 

 

E’ iniziata nel 2007 la collaborazione l’ebanisteria Morelato e per una decina d’anni ho affiancato l’azienda in tutte le diverse attività e iniziative: dalla consulenza marketing, alla direzione artistica di cataloghi, progettazione degli stand delle varie fiere internazionali e nazionali, allestimenti di showroom e del museo MAAM, ma anche disegnando alcuni mobili (sistema maschera e letto Tobia nomade) tutt’ora in produzione.

L’azienda affianca alla produzione una ricca attività culturale, in partnership con la Triennale di Milano, proponendo un concorso annuale di design, e varie attività, tramite la Fondazione Aldo Morelato che ha sede in Villa Dionisi, dove è ospitato il MAAM – Museo delle Arti Applicate nel Mobile Contemporaneo.

Li ho invitati a realizzare una suite alla fiera Bené, nella quale è stato presentato il letto Nomade, mentre la libreria Maschera è nata dalla nostra prima collaborazione, nell’ambito della fiera Luxury di Verona del 2007.

La progettazione del catalogo MAAM e il restyling dei loghi nascono dal coinvolgimento di mio fratello Pietro Los, nel 2010.

I cataloghi sono stati curati da Damir Jellici, con scatti di Alberto Sinigaglia e successivamente dello studio Emozioni.

 

https://www.morelato.it/ita/list/cataloghi

http://fondazionealdomorelato.org/pages/73

 

 

 

el greco a stella maris testo abitare / allestimenti

programma: progetto allestimento mostra

cliente: Ellevì Antichità

autori: sophia los

luogo: Chiesa di Stella Maris, Porto Cervo , italia

stato: completato luglio 2018

 

 

Una Mostra delle opere di Domínikos Theotokópoulos, noto come El Greco, pittore straordinario, era l’occasione perfetta per celebrare il 50esimo anniversario della solenne consacrazione della  Chiesa di Stella Maris e unire il desiderio della Direttrice della Galleria Ellévi Antichità, Letizia Valoti, di portare a Porto Cervo, delle opere fondamentali della vita del Maestro. La maturità artistica di El Greco, raggiunta lungo i dieci anni vissuti in Italia, è mostrata attraverso una miniatura su rame di rara bellezza raffigurante San Francesco in preghiera, recentissima scoperta del prof. Lionello Puppi, presentata nella Chiesa di Stella Maris per la prima volta al grande pubblico. Erano presenti ad accompagnare la mostra, come relatori della conferenza, Don Raimondo Satta Parroco della Chiesa di Stella Maris e Direttore dell’Istituto Euromediterraneo, la Dott.ssa Mariella Lobefaro, esperta di icone e il Professor Lionello Puppi, professore Emerito di Metodologia di Storia dell’Arte dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. All’ultimo momento, a causa di un malore, la Dott.ssa  Prof.ssa Nano Chatzidakis, Prof.ssa di Arte Bizantina e Archeologia dell’Università di Ioannina (Grecia) ha sostituito il Prof. Puppi.

Mi è molto cara questa piccola mostra, sono grata a Letizia Valoti che mi ha dato l’occasione di un ultimo incontro con Lionello Puppi, al quale dedico il progetto.

La chiesa progettata dall’architetto Michele Busiri Vici, secondo lo stile divenuto caratteristico della Costa Smeralda, è uno spazio organico e plastico. Il battistero che avrebbe ospitato la mostra, è una sala voltata, bassa, dalla forma irregolare. Non era possibile utilizzare le pareti per esporre i dipinti. Ho pensato a una cornice tridimensionale di grande dimensione, più che a una teca, una cornice -luogo, attorno alla quale potersi muovere, scoprendo un po’ alla volta le preziose opere di El Greco.

L’allestimento è stato realizzato grazie al prezioso contributo di amici artigiani, Nico Filigheddu e Gianni Filigheddu (Aire) con i loro collaboratori.

 

programma: co-direzione creativa fiera

cliente: benè wellness expo

team: sophia los, tiziano  marchetto, loriana martin, anna baldo, marina collini, alessia segalla, lara, marco mondellini

luogo: fiera di vicenza, italia

stato: completato 2005-2015

 

Dal 2005 è iniziata una collaborazione decennale con Studio Event, ideatore e organizzatore di una fiera innovativa: Bené Sentieri di Benessere, poi Bené Wellness expo, Fiera di Vicenza. L’ho affiancato nell’organizzazione dell’intera fiera e ho personalmente curato la sezione architettura. Ho sperimentato una strategia di comunicazione innovativa ed efficace, per attirare un pubblico diversificato e offrire loro contenuti complementari ai loro interessi, ai quali spontaneamente non si sarebbero avvicinati. Questo approccio è stato declinato con diversi temi anche negli anni successivi.

L’allestimento dello spazio Rallenty in occasione del festival di sanremo del 2015 è parte dello stesso progetto generale.

https://www.loryland.it/portfolio/items/bene-sentieri-di-benessere-2/

 

barchessa bioclimatica – benè 2005 testo abitare / allestimenti

 

programma: concept, progetto e organizzazione allestimento e convegno

cliente: benè sentieri di benessere 2005

autori: sophia los

con: tiziano marchetto, loriana martin (progetto grafico), elisabetta carron (fondale paesaggio veneto)

luogo: fiera di vicenza  (VI) – italia

stato: completato 2005

 

2005 progetto e organizzazione evento speciale : La barchessa bioclimatica.

Allestimento di una casa bioecologica in fiera. La barchessa bioclimatica ha portato in fiera un modulo della tipica architettura vernacolare veneta per farne emergere gli aspetti bioclimatici. L’evento era accompagnato da un convegno e relativa pubblicazione, con il patrocinio dell’ordine Architetti di Vicenza.

Al tavolo dei relatori, accanto a Lionello Puppi e Giuseppe Barbieri, che affrontavano l’aspetto storico,  Sergio Los, pioniere dell’architettura bioclimatica, ne faceva emergere i caratteri ambientali.

“Architettura per il Veneto verso uno sviluppo sostenibile” – Fiera Bené, Vicenza, 5 novembre 2005

Organizzatore e moderatore Sophia Los

Relatori: Prof. Lionello Puppi, Prof. Giuseppe Barbieri, Prof. Sergio Los, Arch. Giuseppe Pilla. Con il patrocinio dell’Ordine Architetti P.P.C.  di Vicenza.

 

 

grigiante casa bio testo abitare / allestimenti

 

programma: stand fieristico

cliente: Grigiante casa bio

autori: sophia los

collaboratori: Marta Stocco

luogo: spazio casa – fiera di vicenza (VI) – italia

stato: completato 2014

 

Nell’ambito di una consulenza più ampia, relativa alla riorganizzazione del negozio, abbiamo progettato lo stand per la fiera vicentina Spazio casa. Grigiante è stata una falegnameria pionera nell’ambito dell’arredo biocompatibile. I mobili realizzati in proprio e i prodotti esposti nel negozio rappresentano una selezione particolarmente accurata nell’ambito della qualità dell’abitare confortevole e sano.

Prima di tutto abbiamo sottoposto ai committenti il compito di delineare un profilo – un ritratto – delle persone cui era dedicato lo stand. Si trattava di identificare un target, in sintonia con la loro propria identità, e a quel genere di persone rivolgere lo stand. Abbiamo simulato gli ambienti di una casa inserendo dettagli, accessori, fotografie, come in un set cinematografico, immaginandolo abitato dalla famiglia che ci eravamo prefigurati, una sintesi tra i diversi caratteri emersi dai singoli componenti dell’azienda.

Da lontano l’allestimento era visibile perché emergeva una casa poetica, sull’albero, evocazione dei padiglioni di Fujimori, liberamente interpretato dai maestri falegnami dell’azienda.

 

quadri: Paolo Savegnago e Stefano Zattera

serramenti: Infixall (VI)

candele: candele e affini (VI)

 

 

 

programma: allestimento stand vinitaly

cliente: azienda agricola kurtin

autori: sophia los

con: davide charlie ceccon, manuel cuman (progetto grafico)

luogo: fiera di verona  (VI) – italia

stato: completato 2018

 

Il progetto dello stand ha voluto offrire ai visitatori uno spazio immaginario, disegnato a scala naturale da Davide Charlie Checcon, ispirandosi al paesaggio circostante la cantina. Lo stand presentava alla fiera veronese la nuova gestione della cantina e la nuova linea di etichette disegnate dall’artista.

 

fotografie: Davide Charlie Ceccon

 

il giardino in camera testo abitare / allestimenti

programma: co-direzione artistica, allestimenti, design arredi

cliente: bené sentieri di benessere, morelato srl

autori: sophia los

luogo: vicenza, italia

stato: completato 2006

 

La suite si inserisce nel più vasto ambito relativo all’allestimento generale della fiera BENé – sentieri di benessere che nel 2006 dedicava un padiglione a BENé WELLNESS RESORT, IL BENESSERE OLTRE LA SPA, curato da Stefano Pediconi, presentando alcune suite disegnate da diversi architetti.

L’idea del progetto nasce dalla volontà di offrire all’ospite un piccolo giardino in camera come segno principe di benessere.

La suite è una grande stanza da letto frapposta tra il volume del bagno e il giardino d’inverno.

Il volume dei servizi si presenta come un arazzo in legno a tutta altezza e nasconde la porta scorrevole che consente di aprire la doccia verso la stanza.

Protagonista della camera è il letto a baldacchino in ciliegio naturale di fronte al quale c’è il mobile con scrivania, bar e cassaforte, una zona trucco e lo schermo al plasma.

Sempre bianca la pietra del bagno nella quale è inserita, come fondale della doccia, una lastra composta da tondi di agata, retroilluminata che come mille occhi guardano la stanza quando la porta scorrevole è aperta. Un elemento di evocazione klimtiana e di notevole presenza cromatica.

Morelato arredamenti ha realizzato su disegno  l’arazzo in legno che reinterpreta la linea “ZERO” al fine di creare una parete dinamica in listelli di legno posti secondo un ritmo irregolare. Il letto a baldacchino viene presentato come prototipo in fiera e sarà vestito con tessuti di Dominique Kieffer per Rubelli, che in questa occasione si propone con una linea ecologica. Ecologico il materiale che Spring color ha fornito per dipingere le pareti. Mandruzzato marmi ha realizzato il bagno, di Punto Verde sono le piante in veranda. Il servizio in porcellana reso disponibile da l’IDEA di Vicenza.

 

 

 

interni in verde – benè 2007 testo allestimenti / paesaggio

 

programma: concept, progetto e organizzazione evento speciale e allestimento

cliente: benè wellness expo 2007

autori: sophia los, luca parolin

con: tiziano marchetto, daniele romare, loriana martin (progetto grafico),

luogo: fiera di vicenza  (VI) – italia

stato: completato 2007

 

Organizzazione del relativo convegno a cura di Sophia Los. Primo appuntamento di Patrick Blanc in Italia. Con la collaborazione dell’Ordine Architetti di Vicenza e AIAPP

“Interni in verde. L’arte di progettare lo spazio con le piante” – Flavio Albanese incontra Patrick Blanc. Moderatore Sophia Los.

Interventi di Marco Ferreri, Natasha  Pulitzer, Martin Pontgraz, Alexis Trecoire. (traduzione simultanea Muccia Breda)

Utilizzare le potenzialità del “verde” come elemento di architettura per ottenere una più alta qualità dell’abitare. L’esplorazione del ruolo della vegetazione negli interni è al centro di “Interni in verde”, evento speciale “Abitare Bio” di BENé che presenta soluzioni di ambienti dedicati al relax e al lavoro, caratterizzati da un elevato livello di comfort.

Il progetto “Interni in Verde”, curato dall’arch. Sophia Los con Luca Parolin, paesaggista, rappresenta un singolare incontro fra scienze naturali e design. Arredo, complementi, luce e piante sono elementi compositivi a disposizione dell’architetto per migliorare lo spazio indoor.

Il verde, al di là della più immediata funzione decorativa, assume un ruolo importante nella suddivisione e nell’organizzazione degli spazi, diventando parete vegetale. Oltre al riconosciuto effetto positivo sullo stato d’animo delle persone e sul microclima, studi effettuati dalla NASA (l’agenzia spaziale USA) dimostrano le potenzialità disinquinanti di alcune essenze vegetali, che vedremo impiegate nell’allestimento. Tra queste, piante antismog e antiformaldeide, come la Dracena, l’Edera, il Ficus, e la Tillandsia, che ha una specifica capacità di assorbire diverse sostanze inquinanti.

Il progetto prende concretezza in fiera con un allestimento di 160 mq, che si articola in zona ufficio e suite di hotel, per esemplificare l’utilizzo del verde in ogni tipo di spazio abitato. Il percorso espositivo parte dalla zona ufficio, attraversando un’area living e giunge alla suite di hotel.

Il convegno è integralmente raccolto in un omonimo DVD, prodotto da benè wellness expo https://www.studiosol.it/stampa/interni-in-verde/

Pubblicato su Interni     . comunicato stampa e brochure mia

 

ewr – eco spa suite testo abitare / allestimenti

 

programma: concept, direzione artistica, allestimenti, evento ecowellness resort e progetto ecospasuite

cliente: bené wellness expo

autori: sophia los

con: tiziano marchetto, loriana martin (progetto grafico)

luogo: vicenza – italia

stato: completato 2008

 

La quinta edizione di BENé presenta un’area di 1300 mq dedicato all’ecologia nell’albergo benessere,l’Eco wellness resort a cura di Sophia los. Un percorso tra tecnologie, materiali e ambientazioni dedicati alla sostenibilità ambientale. Risparmio energetico per una gestione razionale delle risorse nel rispetto dell’ambiente da un lato, materiali naturali per la salute della persona a partire dalla costruzione dell’edificio dall’altro e un glossario per iniziare a distinguere i diversi volti dell’ecologia. Quattro elementi sono protagonisti e simbolo dell’Eco Wellness Resort: acqua, legno, terra e piante. All’acqua è dedicata un’ampia area all’inizio del percorso, coinvolgendo l’elemento che unisce wellness ed ecologia nelle sue varie forme. Il verde accompagna tutto il percorso, dai biolaghi dell’area acqua ai frutti antichi in vendita nella green lounge, un giardino d’inverno. Di terra è fatta una cabina relax, cotto, terracruda, ceramica raku per i rivestimenti e bagni di argilla depurativi come trattamento. Al legno è dedicata l’eco spa suite. La eco spa suite si propone come progetto centrato sulla stanza d’hotel come luogo privilegiato per il benessere. Non si tratta più di una scatola nella quale disporre arredi ma di uno spazio tridimensionale, organizzato su due livelli che distinguono la zona living, con sedute e scrittoio ricavate nel dislivello della pedana e la zona vasca e letto, protette da tende in canapa e seta naturale. Il futon posto al livello superiore può essere utilizzato per un massaggio in camera mentre sul lato opposto è incassata la vasca in legno di ginepro. Alla stessa quota è il giardino pensile privato, completato da elementi di verde verticale. Sul prato il relax è dato da una sauna monoposto in legno. Il corpo servizi, con lavello in legno zebrano, ampia doccia, guardaroba e vano toilette è compatto, posto a fianco dell’ingresso.

fotografie: carlo panizzolo

EWR081110

 

 

 

programma: allestimenti fieristici, progettazione e direzione lavori interni showroom, progettazione definitiva nuovo edificio uffici

cliente: belflowers srl

autori: sophia los, renza mara calabrese, sabina bonfanti, davide charlie ceccon

collaboratori: marta stocco

luogo: pontelongo  (PD) – italia

stato: completato 2009-2016

 

Belflowers è una ditta padovana che importa e commercializza fiori artificiali. Ho progettato per loro molti stand fieristici tra il 2009 e il 2017.

Con Sabina Bonfanti architetto abbiamo progettato le prime edizioni (2009-2010), realizzando i grandi paralumi rivestiti di girasoli, realizzati da Oltremondano. Sabina ha seguito la revisione del logo, scegliendo il girasole come elemento iconico per la comunicazione dell’azienda. Con i fiori ha composto pannelli autunnali e natalizi.

Molte le variazioni sul tema per le diverse fiere del settore. Nel 2015 – per HOMI a Milano – ho proposto un soffitto fiorito, composto da sfere fiorite.

Nel 2011 ho progettato con Renza Mara Calabrese il nuovo edificio per uffici, purtroppo non realizzato. L’azienda ha preferito rinnovare gli interni della sede attuale, con un restyling leggero, nel 2014: all’ingresso ho riproposto in modo giocoso il tema dei girasoli.

Nel 2016 ho coinvolto Davide Charlie Ceccon per l’allestimento di uno spazio dedicato al Natale, le sue illustrazioni a grande scala hanno dato vita a uno spazio suggestivo, scenografico ed evocativo.

Realizzazione stand: Europstand (Leopoldo Agostini)

Luci: Oltremondano

 

 

ristorante il molo testo abitare / interni

 

programma: ristrutturazione, architettura d’interni, logo

cliente: ristorante Il Molo

autori: sophia los

luogo: vicenza, italia

stato: completato 2011

 

Il progetto riguarda l’allestimento di un piccolo ristorante nel centro storico di Vicenza. Il budget era molto ridotto. I proprietari – uno chef siciliano e la sua compagna – hanno partecipato al cantiere realizzando direttamente varie opere. L’arredamento realizzato da 101 – Alberto Beggio, falegname e maestro di yoga, è stato costruito quasi interamente in loco. Il cantiere quindi era un laboratorio che ha abitato i locali durante tutto il processo di sistemazione, con attenzione particolare nella selezione di  materiali bio-compatibili. Il ristorante – caso unico in città – è apprezzato da un target molto vasto: ragazzi, famiglie, turisti, impiegati nella pausa pranzo, professionisti e alta borghesia.

Elemento centrale del progetto è la panca, a fasce irregolari, con i colori tipici dell’entroterra siciliano, per ridurre a livello percettivo la lunghezza del locale e contribuire al comfort acustico. Una striscia di foto retroilluminate di paesaggi dell’isola é il “retrogusto” siciliano che accoglie gli ospiti.

Vari gli interventi di Federica Agnoletto – Freaks of nature – alcuni previsti in fase di progetto (porta, soffitto scala, biancheria) altri su richiesta della committenza, dopo alcuni anni, per rinnovare i locali.

 

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